Non è solo un Anno Santo "straordinario", posto tra la normale cadenza venticinquennale del Grande Giubileo del 2000 e quello che cadrà appunto nel 2025. Non è solo un Anno Santo "tematico", dedicato al valore della Misericordia, principio fondante del pontificato di Francesco. E' anche un Giubileo "decentrato" - e in questa forma è il primo della storia - quello che inizia oggi con l'apertura della Porta Santa in San Pietro, seguita nei giorni successivi da quella nelle altre tre basiliche papali, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura, per durare fino al 20 novembre del 2016. Per la prima volta, per volontà di papa Bergoglio, Porte Sante saranno aperte anche in tutte le cattedrali e in numerosi santuari in tutte le diocesi sparse per il mondo. E, anche se comunque l'afflusso dei pellegrini a Roma si prevede in forme massicce, l'indulgenza plenaria propria dell'Anno Santo potrà essere "lucrata" dai fedeli - è così che si dice in gergo tecnico - anche nelle rispettive diocesi o nei santuari. Un segno anche questo di come il progetto complessivo di riforma della Chiesa, di vera e propria "conversione del papato", che sta portando avanti il Pontefice argentino veda sempre più un superamento del "centralismo" di Roma, la cui diocesi e il cui vescovo restano comunque quelli che guidano tutti gli altri "nella carità", per una sempre maggiore diffusione decentrata dei ruoli e delle responsabilità, con la Curia romana che deve diventare una pura struttura "di servizio" per la Chiesa operante fino alle estreme periferie del mondo. Tutto ciò avverrà ovviamente anche nelle diocesi siciliane che sono mobilitate per l’organizzazione delle aperture delle Porte Sante secondo modalità gestite direttamente dai vescovi locali. A Palermo la Porta Santa si aprirà in Cattedrale, ma anche nel santuario di Santa Rosalia e in quello di Altavilla Milicia. Ma ci sarà anche la «porta degli ultimi». Infatti tra le Porte Sante attraverso cui «trovare la via della conversione» ci sarà anche un luogo speciale: la Missione Speranza e Carità di Biagio Conte. La porta da aprire e varcare sarà quella della chiesa in costruzione nella sede di via Decollati, sulle rive del fiume Oreto, dove vengono ospitati da anni ormai circa settecento persone che non hanno un tetto, né una famiglia, soprattutto migranti e senza fissa dimora. Una chiesa che è ancora un cantiere, dove dovrà essere approntata una porta da aprire simbolicamente il 20 dicembre, ma che diventerà la «Casa di preghiera per tutti i popoli», come recita un cartello posto all’ingresso. Oltre alla porta della Cattedrale di Palermo, che come in tutte le altre diocesi sarà aperta domenica 13 dicembre, saranno «porte della Misericordia» anche quella del Santuario di Altavilla Milicia, che sarà aperta sabato 19 dicembre nel pomeriggio, e quella del Santuario di Santa Rosalia a Monte Pellegrino, domenica 20 dicembre alle 10. Infine, nel pomeriggio dello stesso giorno, toccherà alla cappella della Missione Speranza e Carità. Sarà il nuovo arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice, ad aprire la porta in questa struttura in cui è già stato alcuni giorni fa. Ogni diocesi siciliana sta scegliendo in questi giorni le modalità delle aperture delle Porte e ne darà informazione ai fedeli attraverso il web. Si sa già che l’anno giubilare nell’arcidiocesi di Agrigento inizierà con un pellegrinaggio del Crocifisso donato da Papa Francesco a Lampedusa. La breve processione, guidata dal cardinale Francesco Montenegro, partirà il 13 dicembre, festa di S. Lucia patrona della vista, alle 17,30, dalla chiesa intitolata alla Madonna della Catena per raggiungere la concattedrale di Santa Croce a Villaseta. Il Crocifisso donato da Papa Francesco all’isola di Lampedusa, che come ha riferito Montenegro «è un bel segno della grande attenzione che ha il Santo Padre nei confronti di questa terra e di Lampedusa che è rimasta nel cuore del Papa...», è stato realizzato dai pescatori cubani in occasione della storica visita all’Avana e si compone di alcune pagaie e remi intrecciati sia nella colonna portante che nel “patibulum”. Questa opera d’arte è stata donata da Raul Castro al Santo Padre. Da qui il pensiero di Francesco per l’isola di Lampedusa quale porta d’Europa e luogo di approdo di una umanità sofferente. A Trapani l’Anno Santo della Misericordia si avvierà sabato 12 dicembre con l’apertura della “porta santa della misericordia” in Cattedrale. Lo ha comunicato il vescovo Pietro Maria Fragnelli al termine del pontificale in cui sono stati ordinati tre nuovi diaconi permanenti. Alle 17.30 si terrà il raduno presso la piazza ex Mercato del Pesce e la preghiera iniziale. Quindi in processione si raggiungerà la Cattedrale dove il vescovo aprirà la Porta Santa. Seguirà la concelebrazione eucaristica. Domenica 13 si terrà poi l’avvio del cammino diocesano dell’Anno Santo con celebrazioni in tutti i centri cittadini Per valorizzare l’intero territorio diocesano, il vescovo ha stabilito che vi siano altre chiese giubilari. Oltre alla Chiesa Cattedrale saranno dunque chiese giubilari il Santuario “Maria Santissima Annunziata” a Trapani; la Chiesa Madre “Maria Santissima Assunta” e il Santuario “Maria Santissima dei Miracoli” ad Alcamo; la Chiesa Madre-Santuario “Maria del Soccorso” di Castellamare del Golfo; la Chiesa Madre-Santuario “Maria Santissima di Custonaci” a Custonaci; il Santuario “Maria Santissima di Misericordia” di Valderice (unico Santuario in diocesi con il titolo della Misericordia); il Santuario “Maria Santissima del Giubino di città” in Calatafimi-Segesta e la Chiesa “San Pietro” in Erice. A Catania l’apertura della Porta Santa è fissata per domenica 13 dicembre. Alle 17.00 alla Basilica Collegiata S. Maria dell'Elemosina avrà inizio la celebrazione con l’avvio della processione. A seguire l’apertura della Porta Santa della Cattedrale di Sant’Agata con solenne concelebrazione presieduta da mons. Salvatore Gristina. Anche diversi santuari in provincia sono chiese giubilari. A Messina la cerimonia avrà avvio il 13 dicembre alle 10 nella Concattedrale dell'Archimandritato del SS.mo Salvatore con una breve sosta di preghiera. Subito dopo si andrà in processione verso la Basilica Cattedrale, dove avrà luogo il rito di apertura della Porta della Misericordia, e a seguire la celebrazione dell'Eucarestia presieduta da mons. Nino Raspanti, vescovo di Acireale e «reggente» di Messina.