PALERMO. Per una compensazione tra fondi comunitari e crediti vantati dalla Regione siciliana, operazione ritenuta illegittima, la procura di Palermo ha indagato per abuso d'ufficio Patrizia Monterosso, segretario generale della Regione. La vicenda riguarda le somme extrabudget versate agli enti di formazione, indagine che aveva già coinvolto gli allora dirigenti regionali del settore Anna Rosa Corsello e Michele Lacagnina. Lo riporta il Giornale di Sicilia. Per il pagamento degli extrabudget Monterosso era stata condannata dalla Corte dei conti insieme all'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, a quattro assessori e ad alcuni dirigenti. Adesso il pm Luca Battineri ritiene che se era illegittimo versare quel denaro agli enti, lo è altrettanto aver tentato di recuperarlo attraverso il meccanismo della compensazione, procurando - è la tesi dell'accusa - un danno agli enti, impossibilitati a continuare la loro attività. Il danno è stato valutato dalla procura in 7,8 milioni di euro. Monterosso, dopo la sentenza dei giudici contabili, aveva sollecitato la dirigente del dipartimento Formazione a recuperare i fondi extrabudget concessi agli enti, attraverso una compensazione. Metodo che l'accusa ritiene illegittimo. Monterosso, ascoltata per cinque ore in procura e difesa da Nino Caleca e Roberto Mangano, ha insistito sulla legittimità del proprio operato e sottolineato che erano stati i suoi legali a suggerirle di intervenire in questo modo (gli avvocati si rifanno a precedenti casi che hanno fatto giurisprudenza). Inoltre, ha spiegato Monterosso, il recupero delle somme non era stato disposto dal suo ufficio ma dal dipartimento Formazione.