
PALERMO. La Polizia ha eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip presso il Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. In cella presunti esponenti della storica famiglia mafiosa palermitana della Guadagna. L'operazione, denominata "Stirpe", è stata condotta dagli investigatori della Mobile diretti da Rodolfo Ruperti. Dall'indagine emerge come, ancora oggi, i clan siano legati a rituali di affiliazione arcaici.
Sono sei le ordinanze di custodia cautelare eseguite a Palermo dalla Polizia nell'ambito dell'operazione antimafia denominata in codice «Stirpe». Oltre al boss di Santa Maria di Gesù Salvatore Profeta, di 66 anni, sono stati arrestati anche Rosario e Antonino Profeta, rispettivamente nipote e figlio del capomafia. In carcere anche Francesco Pedalino, Giuseppe Galati e Antonino Palumbo, indicati dagli investigatori come affiliati alla «famiglia» della
Guadagna.
Il blitz ha disarticolato il vertice del mandamento mafioso: tra gli arrestati, accusati di mafia ed estorsione, anche Salvatore Profeta, 66 anni, coinvolto nell'inchiesta sulla strage costata la vita al giudice Paolo Borsellino.
Ma sono scattate le manette anche per alcuni stretti congiunti del boss, i quali, non appena Profeta è tornato in libertà, si sono messi a sua disposizione nella gestione degli affari della consorteria mafiosa. Il provvedimento è stato eseguito anche nei confronti di Rosario e Antonino Profeta, nipote e figlio del boss, rispettivamente impegnati nella gestione delle attività imprenditoriali e nelle estorsioni della consorteria mafiosa. Oltre ai familiari, i provvedimenti cautelari sono stati eseguiti anche nei confronti di Francesco Pedalino, Giuseppe Galati e Antonino Palumbo, impegnati, per conto della famiglia, nel controllo della zona di via Oreto.
PROFETA. Profeta, è ritenuto capo della famiglia di Santa Maria di Gesù. Il capomafia, indicato da alcuni collaboratori di giustizia come "uomo d'onore" del clan sin dai tempi del suo storico capo Stefano Bontate, già condannato per mafia, estorsione e droga, fu arrestato per la strage di via d'Amelio. Contro di lui le accuse del cognato, il falso pentito Vincenzo Scarantino autore di un depistaggio. Profeta, scagionato, poi, dall'accusa di partecipazione all'eccidio dal collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, venne rilasciato a ottobre del 2011. Rimesso in libertà, secondo le indagini ha ripreso le redini del mandamento. La sua posizione di comando è stata riconosciuta incondizionatamente sin da subito anche da altri esponenti mafiosi di spicco che in diverse occasioni si sono sottoposti al "rito del bacio in fronte" dispensato dal capo famiglia.
"Quello della Guadagna è sicuramente un quartiere chiuso e molto difficile - spiega Rodolfo Ruperti capo della mobile di Palermo che ha eseguito il blitz - l'attività investigativa ha dimostrato come Salvatore Profeta aveva ripreso in mano le redini del mandamento mafioso grazie al suo carisma. Carisma che abbiamo constatato anche stanotte, visto che quando lo stavamo arrestando c'è stata una lunga processione intorno che ha reso molto complicate anche le fasi dell'arresto".
22 Commenti
pietro gambadilegno
12/11/2015 08:17
L'Italia e Palermo in particolare non hanno bisogno di questi ominicchi. Un grande plauso alle forze dell'ordine!
Il Gattopardo
13/11/2015 04:09
Correzione: "quaquaraquá".
giovanni
12/11/2015 08:29
Il signore è grande!!!!!!!!!! Buttate le chiavi e la nostra città tornerà allo splendore di parecchio, ma parecchio, tempo fa!!!
nonhannocapito
12/11/2015 10:04
VEDERE DEI POLLICI VERSI A FAVORE DELLA MAFIA FA CAPIRE QUANTO A PALERMO CI SIA TANTO DA FARE. NON TEMETE LA SOCIETà CIVILE ALLA FINE VINCERà !!!
Gianluca
12/11/2015 10:39
Onore ale forze dell'ordine! Impegnate ogni giorno ad eliminare letame mafioso dalle strade. Grazie.
Enzo
12/11/2015 11:47
Onore alle forze dell'ordine di Palermo
Maurizio
12/11/2015 12:30
Profeta se hai ancora un briciolo di onore, fai i nomi per far sparire la mafia che distrugge la società onesta anche se certi nomi fanno parte dei colletti bianchi. Ormai rassegnati per te la storia finisce oggi. Tranne che...........
miki
12/11/2015 12:44
I provvedimenti disciplinari dovrebbero scattare anche per tutte quelle persone che rendono omaggio a questo genere di personaggi. Vergonatevi !
Gianluca
12/11/2015 13:20
Saranno 4 sanguisughe come loro, quelli che vogliono l'elemosina per campare i loro parenti dietro le sbarre.
Mario
12/11/2015 14:05
Ogni 10 profughi, mandiamo in cambio un parassita che si definisce uomo d'onore.
alberigo gentile
12/11/2015 15:05
Se la Sicilia o per meglio dire palermo si sente rappresentata da questa accozzaglia di gente è meglio sparire dalla terra, vive l'uomo onesto e lavoratore che non ruba e non succhia linfa vitale alla comunità e non rovina il prossimo o lo uccide per prevaricazione. E poi un plauso a quelle belle persone che rischiano la vita per le cose belle e giuste.
Sir Joe
12/11/2015 15:17
Una volta dentro, buttate la chiave! Per Palermo e i ns figli.
claudio
12/11/2015 15:51
pultroppo la mafia è come un virus che fino ad oggi non riescono a trovare la cura giusta di più ne guariscono di più si infettano da questo virus forse dovrebbero iniziare dai colletti bianchi ad usare la cura giusta x guarire dal virus..cioè i soldi ....il pero marcio parte sempre dal testa cioè colletti bianchi
Mario
12/11/2015 16:12
A quelle persone che sono scese in strada per ossequiare don........., siete la cancrena della nostra meravigliosa città.
roberto1
12/11/2015 16:18
Le forze dell' ordine fanno un gran lavoro spesso purtroppo non supportato da altri settori dello stato al punto che lo stesso viene vanificato riguardo certi comportamenti credo rappresentino un assolita minoranza di persone succube del male certamente al di fuori dalla societa' civile
roberto
12/11/2015 17:25
la criminalità esiste in tutto il mondo, ma in italia ha delle radici profonde, la si può combattere solo con PENE SEVERE, ISTRUZIONE A TUTTA LA SOCIETA', insomma in fin dei conti non è così difficile debellare la mafia..ci vuole soltanto la volontà POLITICA...a buon intenditore..
allibito
12/11/2015 23:56
D'accordo Roberto, si dovrebbe cominciare a inculcare nei cittadini il concetto che sporcare i luoghi pubblici e' un atto di prepotenza come e' non osservare le regole stradali e'. La mafia e' pure un esercizio di prepotenza ma con conseguenze tragiche. A giudicare dall'immondizia, feci di cani sui marciapiedi e guidatori irresponsabili, sembra che a Palermo esistono moltissimi prepotenti non mafiosi. Se si somma la prepotenza dei mafiosi con quella dei cittadini non mafiosi, Palermo diventa un inferno.
aldo
12/11/2015 17:30
Questi parassiti insieme ai politici collusi sono la rovina della Sicilia e il motivo principale per cui i nostri giovani devono emigrare. Speriamo che questo cancro venga estirpato.
Attila
12/11/2015 18:57
Questi delinquenti andrebbero lasciati in carcere per tutta la vita,ma soprattutto non dovrebbero aver alcun contatto con parenti e conoscenti.
giulio
12/11/2015 19:03
Ho visto anche nei commenti dei giudizi favorevoli alla mafia. Queste persone sono la feccia della società e il motivi per cui questa isola non potrà cambiare.
vali
12/11/2015 19:20
Vedere la gente in strada a rendere omaggio al boss e baciarlo mi ha fatto davvero impressione....cmq complimenti alle nostre forze dell'ordine che hanno fatto davvero un ottimo lavoro...prendeteli tutti e salvate questa meravigliosa città Xkè merita il meglio!
Saro
12/11/2015 19:43
E invece io, di fronte a questi disperati che inneggiano ai boss, provo sentimenti di tristezza e scoramento! Per arrivare a questo punto, al punto di inneggiare a chi li sfrutta e gli succhia il sangue, beh, vuol dire che siamo arrivati alla frutta. Che squallore!
Andrea
12/11/2015 19:52
Un bravissimo alle forze dell'ordine
angela
13/11/2015 13:50
LA MAFIA VERRA' REALMENTE AZZERATA QUANDO SI ELIMINERA' QUELLA CHE BIVACCA NEI POSTI DI POTERE
piero
14/11/2015 03:31
sapete solo scrivere e parlare contro la mafia e poi gli attributi per affrontare queste persone che vi sono vicine giorno per giorno in tutti i quartieri e zone della sicilia dovunque voi viviate, non l avete quindi state zitti che con la bocca non risolvete niente ci vogliono i co...... per risolvere i problemi quelli che voi non avete.