Non occorreva certo l' opinione di un luminare, per intravedere nella piccola macchia scura di papa Francesco una coloritura livida. Tant'è che nella lunga tenzone intorno ai malesseri del Santo Padre, non si sono risparmiati toni che apertamente parlavano di intenti manipolatori. La cronologia dei fatti è d'altro canto sospetta. Il giallo della missiva contro Bergoglio, ha virato nel volgere di pochi giorni nel nero luttuoso. Che sia in corso un' aperta campagna denigratoria contro il pontefice? «Francesco ha ripetuto che il suo sarà un pontificato breve - chiarisce il docente di Sociologia della religione all'Università di Torino, Franco Garelli. «Qualcuno avrà drizzato le antenne, magari nell' intento di scoprire se la sua opera riformatrice è destinata a durare a lungo o ad esaurirsi in breve tempo», annota l' editorialista de La Stampa. Professore, si è diffusa la notizia che il Papa fosse malato: un altro atto della guerra del Sinodo? «È difficile dirlo: le possibili chiavi di lettura sono due. La prima, più malevola, potrebbe far pensare a qualche veleno. La seconda, più benevola, è invece legata all'ansia da scoop che talvolta assale il giornalista». L' Osservatore romano ha parlato di "intento manipolatorio". Nessun legame con il giallo della lettera contro il Papa? «Nel caso della missiva c' è stato senz'altro chi ha cercato di mestare nel torbido. Ma il presunto scoop va più probabilmente ricondotto a un eccesso mediatico. Il Papa ha detto a più riprese che il suo pontificato sarà breve. E così qualcuno avrà drizzato le antenne, alla ricerca di possibili piste che potessero condurre a una malattia di Francesco. Forse qualche osservatore si è messo a scrutare l' orizzonte, a caccia di segnali in grado di rivelare se la riforma del Papa, complice l' ipotetico malanno, possa essere destinata a durare o a rientrare in breve tempo». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE