GENOVA. Sono 195 le persone indagate dalla procura di Imperia nell'indagine per assenteismo nel Comune di Sanremo.
Di queste 35 sono agli arresti domiciliari, otto hanno l'obbligo di firma e 75 hanno ricevuto l'avviso di conclusione indagini. Dieci sono i funzionari. Tra gli indagati anche un vigile urbano. Per loro le accuse sono, a vario titolo, truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.
L'indagine della Guardia di finanza riguarda le timbrature dei cartellini di dipendenti e funzionari del Comune di Sanremo. Con i 35 arresti - tutti ai domiciliari - e i deferimenti all'autorità giudiziaria si chiude un'indagine che va avanti da anni. Tra i reati contestati a diverso titolo falso in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato e peculato.
La Guardia di Finanza ha impegnato 150 uomini coordinati dal sostituto procuratore Maria Paola Marrali. Il municipio è ancora chiuso al pubblico e i finanzieri sono impegnati nei vari uffici comunali per acquisire la documentazione necessaria. Alcuni dirigenti comunali sono stati portati nella caserma della Guardia di Finanza per accertamenti.
In canoa durante l'orario di lavoro. Invece di andare a lavorare si faceva timbrare il cartellino da un collega compiacente e se ne andava in canoa, vantando la propria performance sui social e mettendosi pure qualche oretta di straordinario. E' uno degli esempi accertati dalla Guardia di finanza di Sanremo che hanno lavorato all'operazione Stachanov, portando alla luce un sistema di assenteismo diffuso nel Comune di Sanremo per il quale sono state arrestate 35 persone. Secondo quanto accertato dalla Finanza, alcuni dipendenti si segnavano anche dieci ore di straordinario non effettuato anche durante i cosiddetti 'superfestivi' come Pasqua.
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