ROMA. Agenzia delle dogane sventa maxi truffa sull'abbigliamento: sequestrati beni per 13 milioni. I funzionari della direzione centrale antifrode e controlli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a seguito di una complessa attività di indagine avviata nel 2013 coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, hanno condotto perquisizioni e sequestri nei confronti di diversi soggetti di nazionalità cinese, unitamente ai carabinieri. L’operazione scaturisce da una serie di verifiche rivolte ad accertare la regolare applicazione della disciplina dell’Iva intracomunitaria nei confronti di vari operatori nazionali. Il meccanismo fraudolento in danno dell’Erario è stato messo in atto attraverso l’utilizzo di almeno 18 società, dislocate principalmente tra l’Italia, il Regno Unito, la Romania, la Slovenia e la Germania, operanti prevalentemente nel settore merceologico dell’abbigliamento e accessori. La frode consisteva nell’immettere in consumo merce sottofatturata di origine e provenienza cinese precedentemente dichiarata in libera pratica in Germania e nel Regno Unito, che veniva poi inviata ai destinatari italiani tramite cessioni intracomunitarie. L’esito delle indagini ha portato al sequestro di diversi beni immobili sul territorio nazionale, sia ad uso abitativo che commerciale, autovetture di lusso, beni preziosi e conti correnti riconducibili direttamente o indirettamente ai soggetti indagati. I sequestri per equivalente riguardano la sola evasione dell’IVA connessa agli scambi intracomunitari, che ammonta a circa 13 milioni di euro.