Vaccini in Italia, per ogni euro investito lo Stato ne ricava almeno 4 grazie a vantaggi di fiscalità
ROMA. Per ogni euro investito in vaccini lo Stato ricava almeno 4 euro per effetto di costi evitati e vantaggi per la fiscalita'. E' questa una delle osservazioni riportate nella bozza del Piano Nazionale di prevenzione vaccinale, che evidenzia come ''un investimento ben indirizzato a promuovere la salute e a prevenire le malattie sia uno degli strumenti piu' efficaci per stimolare la crescita del Pil''. Per l'Italia, ad esempio - si legge sempre nella bozza - e' stato calcolato che vaccinando tutti i cittadini tra i 50 ed i 64 anni contro l'influenza con un investimento massimo di 76 milioni di euro ci sarebbe un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale pari a 746 milioni di euro, con un rapporto di 1 a 10. La copertura del 75% del vaccino antinfluenzale nei Paesi dell'Unione Europea eviterebbe 72,6 milioni di euro di costi diretti e 112 milioni di costi indiretti. Nel 2002-2003 l'epidemia italiana di morbillo, a fronte di circa 20mila casi, ha portato ad un costo di 22 milioni di euro. Sempre secondo le osservazioni contenute nel Piano, 1 euro speso per la vaccinazione puo' liberare 24 euro reinvestibili in assistenza clinica per chi si ammala. Un risparmio che ovviamente riguarda anche tutti gli altri paesi come ad esempio nel caso della polmonite. Nei 51 Paesi della regione europea dell'Oms, infatti, i costi economici della polmonite sono superiore ai 10 miliardi di euro, con i costi legati alla gestione ospedaliera valutabili intorno a 6 miliardi di euro l'anno. Il Piano evidenzia anche 4 casi in cui le vaccinazioni hanno prodotto una drastica riduzione delle malattie e dei costi conseguenti. Il vaccino contro il morbillo, ad esempio, negli USA ha prodotto un risparmio di circa 12 milioni di dollari l'anno, mentre quello contro l'Epatite B nei bambini e negli adolescenti produce un risparmio complessivo nella proiezione dei costi e dei benefici variabile fra 1,1 e 1,3 miliardi di euro. L'influenza poi rappresenta un costo per il sistema-Italia tra spese del SSN, Inps, delle aziende e delle famiglie, pari a 2,86 miliardi di euro, mentre vaccinando tutta la popolazione maggiore di 18 anni si garantirebbe una riduzione dei costi pari a 1,3 miliardi. Infine il vaccino anti papilloma virus sulla salute delle donne che - conclude il Piano - ''si e' dimostrato altamente costo-efficace nella prospettiva del SSN''.