VERONA. La Guardia di Finanza sta eseguendo una serie di perquisizioni nella sede della Volkswagen Group a Verona. Le perquisizioni, secondo quanto apprende l' Ansa, sono state disposte dalla procura di Verona che ipotizza il reato di frode in commercio. Ci sono già alcuni nomi nel registro degli indagati della procura di Verona che ha aperto un fascicolo sulla Volkswagen Italia e ha disposto una serie di perquisizioni. Ad essere indagati, secondo quanto si apprende, sarebbero alcune figure apicali del management. Ci sono già alcuni nomi nel registro degli indagati della procura di Verona che ha aperto un fascicolo sulla Volkswagen Italia e ha disposto una serie di perquisizioni. Ad essere indagati, secondo quanto si apprende, sarebbero alcune figure apicali del management. Esulta il Codacons per l'apertura di una inchiesta da parte della Procura di Verona che ha disposto oggi perquisizioni nella sede italiana della Volkswagen e, in base a quanto si apprende, iscritto nel registro degli indagati alcune figure apicali del management Vw. «È stata accolta in pieno la nostra istanza», afferma il Codacons. «Solo pochi giorni fa avevamo chiesto di disporre perquisizioni a tappeto nelle sedi italiane di Volkswagen e presso le abitazioni private di dipendenti e manager, allo scopo di acquisire documentazione circa lo scandalo delle emissioni falsificate, al pari di quanto disposto dalla magistratura tedesca. La nostra ipotesi - spiega l'associazione - era proprio quella di una possibile frode in commercio a danno dei consumatori, per la quale ci siamo rivolti alla magistratura e all'Antitrust». «Se dalle indagini della Procura di Verona dovessero emergere illeciti, si rafforzerebbe ancor di più la class action avviata dal Codacons dinanzi al Tribunale di Venezia, che al momento registra la pre-adesione di oltre 12.000 automobilisti», conclude il presidente Carlo Rienzi.