Venerdì 22 Novembre 2024

Roma, appalti truccati: 3 ai domiciliari, anche un funzionario

ROMA. Due imprenditori e un funzionario del dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale sono stati destinati agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti. Avrebbero condizionato, con un passaggio di denaro, le gare d'appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della città. Le ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, accompagnate da una serie di perquisizioni e sequestri sono in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina da parte dei militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Roma. L'indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. Le perquisizioni, ancora in corso, stanno interessando sia le società ricollegabili agli imprenditori arrestati, Luigi Martella ed Alessio Ferrari, che l'ufficio del funzionario, Ercole Lalli. L'attività, sviluppata nel mese di settembre, ha permesso di evidenziare «gravi indizi di colpevolezza» - si precisa in una nota del Noe - a carico dei due imprenditori, al centro di una filiera di imprese, che in data 27 settembre, al fine di turbare le gare d'appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della città, hanno consegnato ad Ercole Lalli, funzionario del citato dipartimento di Roma Capitale, 2000 euro in contanti in cambio di informazioni riservate inerenti le imprese invitate alle gare. Al momento dell'intervento dei militari, Lalli aveva ancora in mano il denaro incassato, e ha tentato inutilmente di disfarsi della busta contenente 10 banconote da 100 euro e 20 da 50 euro, immediatamente sequestrate.   LE INDAGINI. Denaro in cambio di informazioni riservate sulle imprese invitate alle gare che consentivano di controllare i meccanismi di aggiudicazione, sebbene affidati ad un sorteggio casuale. Era questo il sistema utilizzato dai due imprenditori Luigi Martella e Alessio Ferrari, posti agli arresti domiciliari insieme al funzionario di Roma Capitale Ercole Lalli, per ottenere appalti da un milione di euro l'uno. Sostanzialmente, i due imprenditori - hanno spiegato i carabinieri - al fine di incrementare la probabilità di aggiudicazione delle gare, ognuna del valore di circa un milione di euro, cooperavano per ottenere informazioni ulteriori su quante e quali imprese venissero invitate ai vari lotti. Anche il mero dato numerico permetteva loro di avere una posizione di vantaggio rispetto agli altri imprenditori sia nel caso il bando di gara prevedesse l'aggiudicazione per "massimo ribasso" sia con la metodologia della "media mediata", espressione riferita al cosiddetto "taglio d'ali", con cui vengono esclusi coloro che presentano offerte con ribassi troppo contenuti o viceversa troppo elevati. La manutenzione stradale della Grande Viabilità di Roma Capitale avviene tradizionalmente attraverso la suddivisione della città metropolitana in otto lotti, corrispondenti ad altrettante aree. L'affidamento della manutenzione e sorveglianza è effettuato, per ciascun lotto, mediante gara e con durata limitata nel tempo. Allo scadere del periodo temporale, quindi, vengono bandite nuove gare, onde assicurare la continuità del servizio. Le imprese invitate vengono sorteggiate dall'Amministrazione attraverso un metodo casuale tra quelle iscritte ad uno specifico sistema informatizzato in uso presso Roma Capitale. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati posti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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