
PALERMO. Il Comune punta tutte le carte sull' Amat per la gestione del trasporto integrato (bus e tram) in città. Ma a leggere la relazione allegata al contratto di servizio non c' è da stare molto allegri. Perché è sostanzialmente la stessa azienda di via Roc cazzo ad ammettere i propri limiti attraverso una serie di tabelle di comparazione (benchmarking) con altre aziende italiane di trasporto pubblico nelle quali l' Amat risulta quasi sempre agli ultimi posti.
I dati che vengono forniti, in buona parte, si desumono dall' osservatorio nazionale sulle politiche del trasporto pubblico locale istituito presso il ministero competente che tiene il polso della situazione su scala nazionale.
Vero è che si prendono a paragone i dati risalenti al 2011, quando ancora questa amministrazione non si era insediata. Ma evidentemente è stato ritenuto un valore con un qualche significato di attualità.
I dati riguardano il confronto tra Amat ed altre otto tra le più grandi aziende del Paese che offrono, in gran parte, servizi prevalentemente urbani. Il rapporto tra i chilometri percorsi e gli addetti fornisce un primo indicatore di produttività: l' azienda con il miglior indice è l' Atc di Bologna (oltre 17239 km per addetto all' anno), seguita dall' Atm di Milano (15.423) e dalla Gtt di Torino (15.043), in fondo alla "classifica" le due aziende del meridione, l' Anm di Napoli (9.398 chilometri per addetto) e l' Amat (9.697), entrambe con un indicatore che si attesta abbondantemente sotto i 10.000 chilometri annui.
Si legge nella relazione che «se si osservano poi il costo operativo per chilometro (4,6 euro per l' Atc, 7,2 euro per l' Anm, 5,8 per Amat), così come i costi ed i ricavi per addetto, è facile intuire che in una situazione, quale è quella italiana, di profonda crisi, bassa produttività e competitività, alcune "aree" del Paese sono or mai sull' orlo del fallimento e che non è più possibile rimandare serie politiche di ristrutturazione del settore».
Ogni anno Amat trasporta 74 milioni di passeggeri, la genovese Amt 154, l' Atc di Bologna 108, l' Anm di Napoli 116. I chilometri percorsi: Amat 16,6 milioni, Amt 29, Atc 37,2.
I ricavi da traffico sono da brividi.

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7 Commenti
lino
13/10/2015 13:07
Niente ci fa;ora con il pass l'azienda rifiorira', ei manager continuano a papparsi gli stipendi.Che schifo.
Lino
13/10/2015 16:02
Bah, che sorpresa!
fabio
13/10/2015 17:52
Il servizio amat è molto scadente.
alias
13/10/2015 19:35
Un servizio inefficiente, indegno di una città che vuole essere europea. A mio avviso il destino del tram è segnato: sarà un flop senza precedenti.
Dario
13/10/2015 21:33
Alias dici città europea ma se stanno scappando tutti da Palermo servizio eccellente quando vedi arrivare un bus puoi solo dire signore ti ringrazio ca passo
Antonio
14/10/2015 13:46
Dare una svolta è investire anche nelle fermate dare al cittadino un orario e un servizio migliore si comprano bus di marche più disparate solo perché costano meno nelle gare d'appalto e non si tiene conto che i ricambi poi costano molto di più ,rilancio del Made in Italy i guasti riparati più in fretta perché i ricambi sono più facilmente reperibili e di conseguenza più bus in giro. Comunque io da buon italiano gradirei prendere un bus di fabbricazione italiana e non francese.
Giuseppe
05/01/2016 00:34
Quando capiranno che l'autista deve diventare controllore dei titoli di viaggio dei passeggeri obbligando alla salita dalla porta anteriore passando davanti a lui e o hai il biglietto e lo timbri oppure scendi?