MESSINA. I danni maggiori, nell'ondata di maltempo che ieri ha colpito in particolare il Messinese, sembrano essere stati ad Antillo, dove alcune case sono andate distrutte.
Ma anche a Milazzo e a Barcellona Pozzo di Gotto, "sono necessari interventi strutturali, così come in tutti i torrenti esondati". Lo dice il responsabile della Protezione civile di Messina, Bruno Manfrè, il giorno dopo il nubifragio che si è abbattuto nella zona ionica e tirrenica. "Sui torrenti - spiega - è necessario intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza, eliminando il sovralluvionamento".
Intanto, a Milazzo, per l'esondazione del torrente Mela che ha provocato l'alluvione dell'abitato di Bastione, il sindaco Giovanni Formica ha diramato un'ordinanza con la quale dispone il divieto di utilizzare a scopo potabile l'acqua, in attesa dei risultati sui campioni prelevati dall'Azienda sanitaria provinciale.
Fango e detriti trasportati dal torrente in piena potrebbe aver provocato danni alle reti dell'acquedotto, della fognatura e di altri servizi.
Il sindaco di Milazzo Giovanni Formica ha annunciato che chiederà al governo regionale e a quello nazionale lo stato di calamità naturale, dopo l'alluvione che ieri ha colpito contrada Bastione, provocando gravissimi danni. "Ricevere un aiuto da Regione e governo nazionale? Lo speriamo - dice Formica - perché la situazione è difficile. Abbiamo 120 sfollati, trenta dei quali sono stati ospitati gratuitamente dall'Hotel Riviera che ci ha messo a disposizione 18 stanze. Gli altri sono andati a dormire da amici e parenti. Le case di via Bastione non hanno avuto alcun cedimento strutturale, ma il fango, che ha raggiunto i 180 cm di altezza, ha invaso le abitazioni rovinando arredi e danneggiando gli infissi".
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