ROMA. La Guardia costiera ha tratto in salvo la scorsa notte, a 170 miglia a sud della Sicilia, 362 migranti che, a bordo di un fatiscente barcone, stavano cercando di raggiungere l'Italia. Arrivata la richiesta di soccorso, sono salpate due motovedette classe 300, una da Siracusa e l'altra da Pozzallo, che hanno raggiunto e preso a bordo i migranti, 220 dei quali sono stati successivamente trasferiti a bordo di una unità militare brasiliana. L'operazione di soccorso è stata coordinata dalla centrale operativa di Roma della Guardia costiera. Ieri ad Augusta è stato individuato il presunto scafista dello sbarco, dove sono giunti 383 migranti, soccorsi nel Canale di Sicilia, sulla nave Cigala Fulgosi della Marina militare. Il personale del Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione ha fermato un tunisino per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. L'uomo, che viaggiava su uno dei due barconi soccorsi, è stato trasferito nel carcere di contrada Cavadonna. Altri due sono stati fermati nei giorni scorsi, sempre ad Augusta, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La polizia ha fermato Bah Amadou 20 anni e Kabero Ebrama 20 anni, entrambi originari del Gambia, dopo lo sbarco di 142 migranti avvenuto presso il porto di Augusta.