PALERMO. «Non so perchè ma ho sempre avuto la sensazione che mio padre, amato anzi amatissimo in tutta Italia, in realtà a Palermo fosse di serie B, rispetto a chi ci ha messo la vita per difendere la Sicilia e i siciliani, probabilmente perchè non era siciliano. Però è anche vero che da quella sera è cambiato molto».
Lo ha detto la figlia del generale Dalla Chiesa, Rita, che insieme alla sorella Simona, ha preso parte alle commemorazioni in ricordo dell'eccidio di via Isidoro Carini, a Palermo. Rita Dalla Chiesa aveva chiesto nei giorni scorsi che fosse ripulita la lapide in ricordo del padre. «I siciliani, da quella sera che mio padre, Emanuela e Domenico Russo sono stati uccisi, secondo me, hanno cominciato a capire e a ribellarsi - ha aggiunto - Credo che i siciliani siano persone come tante ce ne sono in tutta Italia, e hanno purtroppo dei problemi con i quali convivere, molto più forti, molto diversi. Se si liberassero finalmente da questi problemi potremmo avere una Palermo, che tutto il mondo ama, e dove per girare il mondo non c'è bisogno di prendere le magliette 'io non sono mafioso».
«Crocetta era assente? Ah sì, non me neero accorta. Come mai? Non si sa?». Così Rita Dalla Chiesa, a Palermo, a margine della cerimonia di commemorazione dell'eccidio di via Isidoro Carini dove il 3 settembre di 33 anni fa vennero uccisi il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente Domenico Russo. «Amava il generale Dalla Chiesa, Crocetta? È in vacanza? Non so, chiedo - ha aggiunto Rita Dalla Chiesa -, da giornalista mi piacerebbe sapere perchè qui non c'è Crocetta». In rappresentanza della Regione siciliana, alla cerimonia era presente il vice presidente Mariella Lo Bello.
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