ENNA. Continuano le aggressioni di cinghiali all’uomo. Domenica, in contrada Valle dei Giunchi, in territorio di Nicosia, il trentunenne imprenditore agricolo Giacomo Di Dio è stato attaccato da un suide. Per lui due costole rotte, diverse escoriazioni e tumefazioni guaribili in 20 giorni di prognosi. A raccontare l’accaduto è lo stesso imprenditore. Ma Giacomo Di Dio non è stato l’unico imprenditore agricolo ad essere aggredito, lo scorso 13 agosto era toccato ad Alessandro Scardino e anche per lui le lesioni vennero giudicate guaribili in 20 giorni. «Ero nella mia azienda agricola – spiega Di Dio – ed era circa mezzogiorno quando ho sentito una pecora lamentarsi dietro le case. Sono andato a vedere e ho trovato un cinghiale che aveva azzannato un agnello. Non ho avuto il tempo di fare nulla – continua – che il grosso cinghiale inferocito mi è venuto addosso. Mi ha colpito col muso facendomi cadere per terra». A quel punto sono intervenuti un cugino e lo stesso fratello dell’imprenditore che lo hanno caricato in macchina e portato al pronto soccorso dell’ospedale Basilotta di Nicosia. Lì gli sono stati diagnosticati la rottura di due costole, guaribili solo con l’assoluto riposo, un ginocchio gonfio e la mano destra dolorante. Alle 20 Di Dio è voluto uscire, con il parere contrario dei sanitari che consigliavano il ricovero.