Sabato 21 Dicembre 2024

Morte in discoteca, ancora un caso: diciannovenne perde la vita nel Salento

LECCE. Un giovane di 19 anni, Lorenzo Toma, è morto dopo una serata trascorsa in discoteca. L'allarme è stato dato alle sei e trenta di questa mattina quando qualcuno ha telefonato ai carabinieri segnalando la presenza di un giovane che si sentiva male davanti alla discoteca Guendalina a Santa Cesarea Terme (Lecce).  I carabinieri stanno ascoltando amici del giovane e frequentatori del locale per ricostruire cosa sia accaduto. Ha bevuto qualcosa e subito dopo si è sentito male: è quanto avrebbero riferito ai carabinieri della Compagnia di Maglie (Lecce) gli amici e la fidanzata del ragazzo. Il giovane era già morto quando è arrivato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Dopo l'allarme dato telefonicamente al '118' e ai carabinieri poco dopo le 6,30 di stamani, sono arrivati i militari dell'Arma e personale medico e sanitario. Quest'ultimo ha tentato inutilmente per oltre un'ora di rianimare sul posto il giovane, trovato riverso per terra vicino all'ingresso della discoteca. Il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Lecce ha già disposto l'autopsia ed è molto probabile che saranno eseguiti esami tossicologici per chiarire le cause del decesso.  In relazione alla morte del 19enne il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha convocato per lunedì alle 13 in Prefettura a Lecce una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.  I militari stanno cercando una bottiglia dalla quale il giovane avrebbe ingerito una bevanda, per poi sentirsi male pochi istanti dopo. Unica testimone al momento della tragedia è stata un'amica del giovane che ha riferito ai carabinieri del nesso tra l'assunzione del liquido ingerito dalla bottiglia che il giovane aveva in mano e il malore accusato dallo studente. Il giovane era arrivato in discoteca insieme a tre amici. La salma di Lorenzo Toma è stata trasferita all'obitorio dell' ospedale Vito Fazzi di Lecce in attesa del conferimento dell'incarico per l'autopsia al medico legale da parte del magistrato inquirente, il pm Stefania Mininni.

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