
PALERMO. Un ''giornalismo a orologeria'', con ''falsi scoop'' per mettere in difficoltà Rosario Crocetta durante le commemorazioni della strage di via D'Amelio, per ''fare cadere il suo governo''. Così il presidente della Regione siciliana contrattacca e mandando in avanscoperta il suo legale Vincenzo Lo Re, in una conferenza stampa a Palermo, annuncia l'azione civile risarcitoria nei confronti dell'editoriale L'Espresso, del suo direttore Luigi Vicinanza e dei cronisti, Piero Messina e Maurizio Zoppi, con la richiesta di 10 milioni di euro di risarcimento danni per la pubblicazione della presunta telefonata tra il governatore e il suo medico Matteo Tutino in cui quest'ultimo avrebbe detto che l'assessore Lucia Borsellino andava eliminata come il padre, Paolo, mentre l'interlocutore non avrebbe reagito.
"La causa annunciata dai legali di Rosario Crocetta - ha replicato la Direzione del settimanale - può diventare l'occasione processuale per comprovare la piena correttezza del comportamento dell'Espresso e per fare definitiva chiarezza su quanto è avvenuto". ''L'omessa vigilanza e l'omessa verifica sulla veridicità di questa intercettazione - ha detto Lo Re nella conferenza stampa - ha letteralmente distrutto e massacrato l'immagine personale, politica e professionale di Crocetta. Non c'è alcun giallo sull'intercettazione pubblicata da L'Espresso: non si possono mettere sullo stesso piano le dichiarazioni del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi che smentisce l'esistenza della frase attribuita al medico Matteo Tutino, riportata dal giornale, e quelle del direttore Vicinanza''.
Con l'occasione Crocetta si vuole togliere altri ''sassolini dalla scarpa'' e fa annunciare un'azione risarcitoria anche nei confronti del Il fatto quotidiano e del giornalista-scrittore Pietrangelo Buttafuoco, con la richiesta di un milione di euro di risarcimento per l'articolo in cui il mecenate Antonio Presti, amico di Crocetta, chiamerebbe il governatore "bottana". Una denuncia in sede penale è stata invece annunciata nei confronti del senatore Maurizio Gasparri per le sue dichiarazioni su Crocetta ritenute diffamatorie.
Dopo le smentite della procura palermitana sull'esistenza di una telefonata del tenore di quella pubblicata dal periodico anche il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari dice: "L'intercettazione tra Crocetta e Tutino non è agli atti della Procura di Caltanissetta. Se avessimo un'indagine su Tutino e quella conversazione, lo sapremmo". "Posso pensare - ha proseguito Lari -, ma è solo una mia ipotesi, che quella intercettazione, posto che esista, possa essere stata captata in maniera illegale. In questo caso, ovviamente, il giornalista ha il dovere di capire se è così, anche se non è facile". L'ipotesi che l'intercettazione possa essere contenuta in atti di inchiesta di altre procure è apparsa su alcuni organi di stampa e oggi è stata rilanciata - con una battuta - dall'avvocato Lo Re.
Persone:
10 Commenti
Lino
21/07/2015 12:01
Presidente, se riesci a fare le riforme non c'è bisogno più di lasciare : è questo il mandato che ti hanno dato i Siciliani onesti.
Giulio
21/07/2015 12:22
Ora ridiamo!!!! Ora usciranno le bobine..
caronte
21/07/2015 12:45
L'articolo uscito sul giornale Espresso era a firma del ex capo ufficio stampa di Palazzo D'Orleans....a lui nessuna denuncia?
Carlo Coseca
21/07/2015 13:31
L'entità di un danno da lesione di immagine, si sa, in concreto è strettamente correlata ad un lucro cessante. Se a seguito di diffamazione infondata ledo l'immagine di un bidello, questo chiederà un risarcimento di 10mila euro, se ledo invece l'immagine di un famoso attore di Hollywood questo chiederà un milione di euro. Premesso che la reputazione di Crocetta, vale quanto la mia e quanto quella di chi legge queste parole, dobbiamo presumere (per forza) che detta richiesta risarcitoria da 10 milioni euro sia parametrata e connessa ad un lucro cessante specifico di quella entità. Sarebbe quindi molto interessante apprendere dall'interessato quale sia questo lucro cessante da 10 milioni di euro. Naturalmente ammesso e non concesso che l'Espresso abbia preso una cantonata.
emanuele
21/07/2015 13:55
crocetta non e attaccato alla poltrona..............ma perché non hai difeso la borsellino perché hai taciuto ............................fuori la verità in sicilia c'è bsogno di gente onesta e che operi per il cittadino tutti a casa
Antonio 1
21/07/2015 18:40
Crocetta, vuoi o non vuoi, a causa tua siamo in prima pagina tutti i giorni e ti assicuro che non ci fa piacere! Preferiremmo infatti che si parlasse della Sicilia per motivi più nobili e non sempre per fatti negativi, per corruzione, per inciuci di ogni genere! E tu non fai altro che alimentare questo stato di cose! Non sarebbe meglio, nel tuo e nel nostro interesse, che togliessi il disturbo?
Attilio
22/07/2015 10:00
Sarebbe ancora meglio se il pd togliesse il disturbo e lasciasse il posto all' ONESTA
galapagos
21/07/2015 23:36
Secondo me la reputazione lesa di un Crocetta piagnucoloso può risarcirsi, al massimo, con 10 centesimi, ed esagero nella valutazione.
Noi quando
22/07/2015 07:58
Sarà la solita bolla di sapone. Politici della pseudo antimafia, magistratura che probabilmente non vuol far sapere nulla su un indagine secretata, cittadini che saranno guidati dai soliti politici incapaci, inefficienti e attaccati al metodo collaudato del clientelismo e scambio di voti.
Saro
22/07/2015 09:26
Proveremo? Quando? SUBITO!
Francesco
22/07/2015 12:40
Ma di lavoro, di tasse, di strade indegne, di immondizia, di controlli inesistenti questi non ne parlano mai