PALERMO. Sono dei medici, eppure discutono come abili politici, gli «uomini del Presidente». E in vista delle nomine dei direttori generali aziendali nella Sanità - come emerge dalle intercettazioni - quasi si spartiscono la Sicilia, peraltro in termini di voti.
Il medico personale del governatore Rosario Crocetta, Matteo Tutino, finito ai domiciliari, discute di una «lista di fedelissimi» da presentare «al Presidente» (dopo aver parlato con il maggiore sostenitore di Crocetta, Salvatore «Totò» Cardinale) assieme all’ex commissario dell’ospedale Villa Sofia, Giacomo Sampieri. Non parlano i due in termini di assistenza e cura della salute dei cittadini, ma - sorprendentemente - di voti.
«È gioia mia - dice Sampieri a Tutino - di questo si tratta, le Asp sono molto più importanti delle aziende ospedaliere, Matteo, molto di più... Noi abbiamo la visione dell’azienda sanitaria, ma la manciugghia che c’è dentro le Asp è dieci volte superiore... qua abbiamo ruba galline, all’interno delle Asp ci sono i ladri giusti». I nomi di cui i due discutono sono quelli di Salvatore Brugaletta, attualmente a capo dell’Asp di Siracusa, Calogero Muscarnera, nominato a capo dell’Asp di Enna e poi revocato (non avrebbe avuto i titoli) e Lucio Ficarra, attuale manager dell’Asp di Agrigento. Le intercettazioni dei carabinieri del Nas sono dell’ultima settimana di marzo del 2014, le nomine del successivo mese di aprile.
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