ROMA. Niente più fumo in auto se si viaggia con bimbi a bordo o con donne in gravidanza. Via libera, invece a pubblicità choc sulle confezioni delle bionde, che ne mettano in evidenza la pericolosità per la salute. È quanto prevede la bozza di decreto legislativo del Ministero della Salute con cui si recepisce la direttiva Ue sul tabacco. Nel giro di vite sul contrasto al fumo, rientrano il divieto negli spazi esterni degli ospedali e il divieto di vendere pacchetti da dieci sigarette, meno costosi e quindi più attraenti per i più giovani. «Misure positive che però non sono sufficienti» secondo l'associazione dei consumatori Codacons, così come per Silvio Garattini, ricercatore e farmacologo di fama internazionale. Un'immagine vale più di tante parole. Per questo, sulle confezioni le 'avvertenze combinatè relative alla salute, composte da frasi forti e da una foto a colori di persone malate, con informazioni utili come il numero verde per smettere di fumare, occuperanno ben il 65% dello spazio. Il nome della marca sarà invece sempre meno evidente. Stop anche alle sigarette contenenti aromi - come mentolo o vaniglia - che possano modificare odore, gusto o intensità di fumo. Sarà anche vietata la vendita di prodotti del tabacco contenenti additivi che rendano più 'attrattivò il prodotto: che promettano cioè, specifica il decreto, «benefici per la salute ed effettivi energizzanti». Spariranno le scritte sul contenuto di catrame, nicotina e monossido di carbonio, ritenute 'ingannevolì, visto che le sostanze cancerogene sono almeno 40. Obiettivo della direttiva Ue è armonizzare la disciplina dei prodotti del tabacco nei Paesi europei e assicurare un elevato livello di protezione della salute attraverso maggiori restrizioni e avvertenze, per dissuadere i consumatori e soprattutto i giovani dal fumo. La vendita di prodotti del tabacco ai minori, infatti, sarà punita più severamente, con sanzioni che potranno arrivare fino alla revoca della licenza per l'attività. Nella bozza di decreto, composta di 38 articoli, sono inseriti, inoltre, maggiori requisiti di sicurezza per le sigarette elettroniche, ad esempio una chiusura a prova di bambino ed un sistema di protezione dagli spargimenti di liquido. «Misure positive ma da sole non bastano a ridurre il numero dei decessi causati ogni anno dal tabacco, circa 80.000» secondo il Codacons . «Se davvero si vuole ridurre il numero di vittime - afferma il presidente dell'associazione di consumatori Carlo Rienzi - il Ministero deve compiere serie analisi sulle centinaia di sostanze contenute dalle sigarette e sulla loro pericolosità per la salute umana, ed inserire la nicotina tra gli elementi che creano dipendenza, come oramai accertato dalla letteratura scientifica internazionale». Anche Silvio Garattini, direttore dell'istituto di ricerca farmacologiche Mario Negri di Milano, si augura che «nell'iter vengano aggiunte le cose che realmente disincentivano la vendita di sigarette, in primo luogo l'aumento di prezzo, vera forma di dissuasione dei consumi». In secondo luogo, aggiunge, «fumare negli stadi e nei ristoranti all'aperto equivale a fumare in faccia alla gente, andrebbe quindi vietato così come nei parchi dove giocano i bambini». Il testo dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri la prossima settimana, quindi le commissioni parlamentari competenti avranno 60 giorni per esprimere un parere.