GELA. Una vasta indagine che dal territorio di Ragusa arriva direttamente a Gela. I militari della Guardia di finanza indagano su un presunto giro di usura ed estorsione. Tutto ha avuto inizio nel piccolo comune di Santa Croce Camerina, nel ragusano, ma i finanzieri tengono sotto stretto controllo anche il territorio gelese. La lente degli inquirenti sta facendo luce su una serie di prestiti a strozzo che avrebbe avuto come motore propulsivo il mondo bancario. Nelle scorse ore, infatti, le manette sono scattate per uno dei responsabili della filiale Unicredit di Santa Croce Camerina, il cinquantacinquenne Daniele Francioni, e per l’imprenditore ventisettenne Marco Falcone. Il primo sarebbe stato il nodo fondamentale dei presti; il secondo, invece, il tramite tra imprenditori ed esercenti in difficoltà economica e lo stesso funzionario del gruppo Unicredit. A Gela, invece, l’attenzione è puntata non solo sulla presenza di alcuni imprenditori che si sarebbero rivolti proprio al funzionario di banca per ottenere prestiti ad usura ma anche su possibili fiancheggiatori di un sistema che, secondo i finanzieri, sarebbe stato decisamente ben oliato.