CATANIA. È giunto poco dopo le 8 di stamane nel porto di Catania il pattugliatore d'altura svedese «Poseidon» con a bordo 497 migranti tratti in salvo in tre distinte operazioni di soccorso nel Mediterraneo.
Sulla nave anche il cadavere di una donna e una donna ferita. Non sono chiare le modalità del decesso e del ferimento. I migranti a bordo della "Poseidon" sono stati tratti in salvo in due, e non tre (come detto in precedenza) operazioni di soccorso a est di Malta. La donna è stata trovata già morta da un paio di giorni a bordo di un peschereccio soccorso con l'ausilio di una nave olandese. Tra i migranti a bordo 31 bambini e 115 donne, una delle quali è stata trovata in precarie condizioni di salute perché disidratata ed alimentata con flebo a bordo della nave. "I migranti sono di diverse nazionalità - ha detto il comandante del pattugliatore svedese, Claes Jacobsson - e hanno raccontato che sono rimasti senza cibo e acqua per tre giorni".
"Non ho notizie dirette ma non ci sono lesioni sul corpo della donna deceduta; da testimonianze degli altri naufraghi si tratterebbe di un decesso per sindrome metabolica o da diabete". Lo ha affermato il disaster manager dell'Asp3 Giuseppe Spampinato, parlando con i giornalisti durante le operazioni di sbarco dei migranti. "Le condizioni dei migranti sono buone - ha aggiunto - e non ci sono grandi problemi. Non ci sembra ci siano estremi per sospetti di malattie infettive e diffusive. C'è qualche caso di scabbia, come da norma, ma viene immediatamente debellato perché li trattiamo immediatamente sulla banchina. "Qualcuno - ha concluso - ha crisi metabolico-glicemiche che teniamo sotto osservazione e poi ci sono molti che hanno scottature"
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