Giovedì 19 Dicembre 2024

Ferrovieri aggrediti col machete, Maroni: "Militari sui vagoni e se serve, sparare"

Un fermo immagine tratto da un video mostra il luogo dell'aggressione

MILANO. Un'aggressione bestiale, a colpi di machete ad opera di un gruppetto di giovani sudamericani che non volevano mostrare il biglietto sul treno del passante ferroviario alla fermata di Villapizzone, alla periferia di Milano, lungo il tragitto che porta i passeggeri a Expo. Due persone sono state portate negli uffici della questura di Milano e sono sotto interrogatorio per l'aggressione. «Chiederemo di mettere i militari e la polizia per contrastare questi fenomeni» sui treni: lo ha detto il governatore Roberto Maroni dopo un'aggressione col machete a un macchinista. Fino anche a sparare? «Sì certo - ha risposto -, è legittima difesa, voglio qualcuno che impedisca queste cose e se è necessario sparare, spari». I due fermati sono sospettati di appartenere a una gang di latinos. Il particolare emerge da ambienti vicini alle indagini. I due, la cui posizione è tuttora al vaglio, presentavano anche alcune macchie di sangue su alcuni indumenti, sulle quali ora verranno eseguito dei test genetici. Uno dei due era già stato indagato in passato proprio per fatti analoghi. Sono stati fermati per strada, notati dagli agenti di una Volante, perchè sporchi di sangue. Per questo motivo sono stati portati in Questura i due sudamericani che da ieri sera vengono sentiti dagli investigatori della Squadra Mobile. I due sono stati notati nel quartiere Comasina, una quarantina di minuti dopo l'aggressione.  Al momento nei loro confronti non sono state emesse contestazioni anche se le indagini sono «in un momento importante» che non fa escludere sviluppi nelle prossime ore. Al momento sull'identità dei due c'è il massimo riserbo: si sa solo che si tratta di sudamericani maggiorenni, che uno dei due era già stato indagato dalla polizia milanese per questioni relative alle gang latine e che uno dei due (non si sa se lo stesso già indagato) è irregolare sul territorio italiano.  Una prima parziale ricostruzione della dinamica di quanto accaduto è stata fatta anche se al momento è in corso la visione delle immagini di videosorveglianza e il rintraccio dei testimoni presenti sul treno al momento dell'aggressione. Nel gruppetto di sudamericani c'erano «almeno quattro persone» che hanno cominciato a litigare con l'addetto delle ferrovie proprio mentre il convoglio stava per giungere alla fermata del Passante di Villapizzone. Il ferimento invece sarebbe avvenuto mentre i sudamericani, invitati dal capotreno, stavano scendendo dal mezzo. L'uomo aveva contestato loro l'assenza del biglietto ed era pronto a fargli un verbale ma al momento non è certo che sia questo il motivo che ha scatenato la brutale aggressione. Il capotreno che voleva controllare i biglietti ha quasi perso il braccio, tanta è stata la violenza con la quale gli sono stati inferti i colpi. «Si è trattata di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo». Lo affermano all'ANSA fonti dell'ospedale di Niguarda. L'uomo, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, è stato sottoposto ad un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. «Si è cercato di preservare la funzionalità dell'arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la prognosi se tutto è andato a buon fine». Anche un ferroviere fuori servizio, che era intervenuto per aiutarlo è stato colpito alla testa ed è stato trasportato all'ospedale Fatebenefratelli con un trauma cranico che non sarebbe grave. Il gruppo, composto da tre o cinque giovani è riuscito a fuggire prima dell'arrivo della polizia. All'aggressione avrebbe assistito una donna che è scappata subito dopo per lo spavento. Secondo quanto ricostruito finora dalla Polfer, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso il gruppetto di sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati di mostrare il titolo di viaggio e uno di loro ha estratto un machete da una borsa colpendo al braccio il controllore. Il ferroviere che in quel momento non stava lavorando, che ha 31 anni, è intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa (non è ancora chiaro se con la lama o altro) riportando un trauma cranico.  Il Passante ferroviario ha subito notevoli ritardi in quanto il traffico, anche verso Expo è proseguito su un solo binario.

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