VERONA. Un agente della polizia ferroviaria in servizio ad un seggio elettorale a Verona si è sparato alla testa poco dopo le 23 di ieri sera, ed ora si trova in ospedale in condizioni disperate. L'uomo, che ha 40 anni, era uscito nel cortile della sede elettorale, dove avrebbe avuto un litigio con la propria compagna. Poco dopo si è sparato. Il fatto è avvenuto all'esterno della scuola elementare 'Giuliarì, nel quartiere di Borgo Roma. I seggi delle regionali erano stati chiusi da una ventina di minuti, e all'interno stava iniziando lo spoglio delle schede. Il poliziotto è uscito nel cortile, e qui si è incontrato con la compagna. Le voci concitate dei due hanno richiamato l'attenzione di alcuni dei presenti. Ma quando le prime persone sono uscite, l'uomo aveva già impugnato la pistola d'ordinanza con la quale ha fatto fuoco verso se stesso.