PALERMO. A gestire i traffici di droga, grazie ai suoi contatti con i cartelli peruviani ed ecuadoregni, era una donna, Concetta Celano, sorpresa dai carabinieri, anni fa, mentre tornava da un'udienza di convalida di un arresto con cinque chili di droga nel bagagliaio dell'auto. Celano è tra le arrestate nel blitz dei carabinieri che ha portato all'emissione di 39 misure cautelari a carico di boss e gregari del mandamento mafioso di Pagliarelli.
L'inchiesta ha svelato il ritrovato interesse delle cosche per il traffico degli stupefacenti. La mafia si riforniva in Campania e Piemonte e aveva codificato una sorta di protocollo per regolamentare l'attività. La droga veniva immessa sul mercato il giovedì in modo che arrivasse in grande quantità per il week end. Il lunedì gli incassi della vendita venivano consegnati perchè fossero reinvestiti nell'acquisto di altro stupefacente. I pusher erano controllati in modo rigido. Venivano loro prese moto e scooter che cosa nostra tratteneva in pegno e restituiva solo se rispettavano le regole. In caso di violazioni scattavano anche sanzioni più gravi come i pestaggi.
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