TORINO. Rimproveri verbali, strattonamenti e, in alcuni casi, anche percosse. Avevano creato un vero e proprio clima «di paura e stress» tra i loro baby alunni tre maestre di un asilo nido comunale di Settimo Torinese. I carabinieri le hanno denunciate per maltrattamenti e il Comune, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Procura di Ivrea che coordina l'inchiesta, ha deciso di allontanarle dall'insegnamento.
I primi accertamenti dei militari dell'Arma sono scattati sei mesi fa, in seguito alle segnalazioni di alcuni genitori. I loro figli, all'improvviso, non volevano più andare all'asilo. E, quando si parlava delle loro maestre, scoppiavano a piangere. Le riprese video realizzate negli ultimi venti giorni all'interno dell'asilo, attivo dal 1973, non lascerebbero dubbi sulla colpevolezza delle insegnanti, due delle quali residenti nella stessa Settimo, mentre la terza abita nella vicina Venaria Reale. I carabinieri hanno così fatto scattare la denuncia alla Procura di Ivrea e il sostituto procuratore Chiara Molinari, che si occupa della tutela delle fasce deboli, ha aperto un
fascicolo ipotizzando il reato di maltrattamenti. «Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni ufficiali», precisa Stefano Maggio, direttore generale del Comune di Settimo Torinese, quasi 50 mila abitanti alle porte di Torino. «Assieme al sindaco e alla giunta, al momento, abbiamo deciso di cambiare mansioni alle tre maestre coinvolte».
Da lunedì, dunque, le insegnanti svolgeranno attività d'ufficio e, in attesa che venga fatta luce sulle loro responsabilità, non avranno più contatti con i bambini. «Questa vicenda mi lascia davvero senza parole - commenta il sindaco di Settimo, Fabrizio Puppo -. L'asilo dove si sarebbero svolti i fatti contestati è un'eccellenza della nostra comunità». Incredulità anche tra i residenti della zona in cui si trova la scuola. «È stato un fulmine a ciel sereno», dice la referente del Comitato Genitori. «Mi hanno parlato di immagini - aggiunge
- e, quindi, i maltrattamenti sarebbero documentati. Detto questo non farei di tutta un'erba un fascio. Ancora oggi reputo l'asilo un'ottima struttura scolastica, con insegnanti qualificate e preparate. Se queste tre maestre hanno sbagliato, devono essere loro a pagare».
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