NAPOLI. Si aggrava il bilancio della sparatoria alla periferia di Napoli, che è ora di 4 morti e 5 feriti, secondo quanto riferito dalla polizia.
A sparare è stato il 48 enne Giulio Murolo, incensurato e infermiere nell'ospedale Cardarelli, che questo pomeriggio si era barricato in casa, esplodendo alcuni colpi di fucile dal balcone della sua casa a Secondigliano. Appassionato di caccia, avrebbe usato un fucile a pompa.
Sono rimasti uccisi un ufficiale dei vigili urbani, la moglie e il fratello di Murolo (tutti uccisi nella casa) e un passante. Feriti un altro vigile, due carabinieri, due poliziotti e un passante. Questi ultimi sei - nessuno dei quali in pericolo di vita, anche se il vigile è in condizioni critiche - sono stati già portatati in ospedale.
L'uomo alla fine si sarebbe arreso, consegnandosi alla polizia.
All'origine della sparatoria di oggi pomeriggio a Secondigliano, a Napoli, vi sarebbe una lite per un filo steso per il bucato, innestato su vecchi dissapori per questioni di interesse tra Giulio Murolo, l'uomo che ha fatto fuoco, e il fratello. Lo si apprende sul posto dal racconto dei vicini di casa di Giulio Murolo. 'Marescià, marescià, hanno sparato a 'u collega vuost». Salvatore Cella, 49 anni, portinaio, richiamato anch'egli come tanti dal trambusto e dalla concitazione legati alla sparatoria di Secondigliano, viene scambiato per sottufficiale dei carabinieri da una donna che urla la sua angoscia.
«Stavo rincasando - racconta - quando ho sentito sirene della polizia e dei carabinieri e ho visto tanta gente. Mi sono diretto verso la zona degli spari e, improvvisamente, ho visto la donna correre verso di me urlando. Mi ha preso per un carabiniere in borghese e ha chiesto l'intervento immediato. In realtà i soccorsi erano in corso pur nella concitazione del momento». Salvatore, in ogni caso, si è subito avvicinato alla casa e ha cercato di dare una mano in qualche modo: ad un poliziotto che aveva soccorso il carabiniere, ferito ad un braccio, ha offerto il suo telefonino per ulteriori chiamate di emergenza. Nel frattempo, spiega, alcuni ragazzi su un motorino - uno dei quali si è tolto la maglietta per tamponare la ferita - hanno preso a bordo il ferito e lo hanno portato in ospedale.
Annullata inaugurazione con Renzi - La cerimonia d'inaugurazione della stazione metropolitana di Napoli, in programma per domani alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, è stata annullata. Lo apprende l'ANSA dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha proclamato il lutto cittadino fino al giorno dei funerali delle vittime del pomeriggio di Secondigliano
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