ROMA. L'obiettivo è "affondare i barconi degli scafisti, impedire che partano. Noi da soli non possiamo farlo ed è in corso un negoziato con Onu e Ue per avere, in un quadro di legalità internazionale l'autorizzazione a questo intervento". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al programma Di Martedì su La7. "La nostra richiesta - ha spiegato Alfano - è chiara: ottenere azioni mirate nei confronti della Libia, nei confronti dei trafficanti che sono i nuovi schiavisti del XXI secolo. Affondare i barconi significa stroncare la più macabra agenzia di viaggio della storia". "Noi - ha sottolineato - da soli non possiamo farlo. Andare lì con le nostre navi senza autorizzazione internazionale sarebbe una dichiarazione di un atto di guerra, per questo è in corso un negoziato con Onu e Ue. Su come affondare i barconi - ha aggiunto - si deciderà in sede internazionale. Noi siamo pronti a fare quello che serve, lo possiamo fare anche noi, ma vogliamo coinvolgere una coalizione internazionale". Accanto a questa azione contro gli scafisti il ministro ha poi ribadito la proposta di creare "campi profughi al di là del Mediterraneo, con il consenso dei Paesi ospitanti, in modo di fare lì lo screening su chi ha diritto all'asilo e chi no, e quelli che hanno diritto devono essere distribuiti in tutti i 28 Paesi dell'Unione". Sulla creazione di questi campi, ha informato, "abbiamo avviato discussioni con Sudan e Niger e ci vuole anche la collaborazione delle organizzazioni umanitarie".