ROMA. Ha ottenuto gli arresti domiciliari Ettore Incalza, l'ex top manager delle Infrastrutture, coinvolto nell'inchiesta della Procura di Firenze sulle Grandi Opere. Lo ha deciso, come riferito dall'avvocato Titta Madia il quale ha espresso soddisfazione, il gip Pessuto. L' inchiesta di Ischia è solo la punta dell' iceberg di un «intreccio preoccupante» tra Lega delle cooperative e criminalità organizzata. Questo il giudizio del «Movimento 5 Stelle» che stamattina ha presentato alla Procura di Napoli, tramite il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, un esposto già consegnato il 31 marzo al Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. «L' impressione è che si sia cristallizzato un modus operandi che lascia intravedere un sempre più evidente collegamento tra politica, criminalità organizzata e mondo cooperativo», scrive nel testo il M5S. Segue un elenco delle ultime inchieste della magistratura sulle grandi opere pubbliche, con il richiamo delle Coop coinvolte. «Presentiamo una richiesta ufficiale - conclude il testo dell' esposto - affinchè possa essere posto all' attenzione della Procura il crescente infittirsi di rapporti tra mondo cooperativo e criminalità organizzata che desta fortissima preoccupazione nell' opinione pubblica». Di Maio, accompagnato dal candidato di M5S alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino, ha incontrato stamattina per circa un' ora i procuratori aggiunti di Napoli Alfonso d' Avino e Luigi Frunzio. «Chiediamo l' istituzione di una Procura nazionale che si occupi dei fenomeni di corruzione», ha detto al termine dell' incontro ai giornalisti. «Non siamo il nuovo partito delle Procure - ha aggiunto - ma siamo venuti a chiedere alla Procura di Napoli di mettere sotto i riflettori i rapporti fra cooperative, criminalità organizzata e fenomeni di corruzione. Nei grandi scandali c'è sempre una coop legata ai partiti, un politico corrotto ed un' organizzazione criminale. Quello di Ischia non è un caso isolato. Per questo intreccio bisogna seguire, dall' inchiesta sull' Expò 2015, al Mose di Venezia, all' inchiesta di Firenze, a quella su Mafia Capitale, il filo rosso delle cooperative, sempre gli stessi sistemi di cooperative, sempre gli stessi personaggi» «Capisco perchè il Pd è preoccupato - ha concluso il vicepresidente della Camera - ogni volta che abbiamo denunciato, da Incalza in poi, gli scandali si sono verificati. Dalla »Lega della Cooperative« le replica è giunta poco dopo. »Vedo che il signor Luigi Di Maio - ha detto il presidente, Mauro Lusetti - continua a farneticare su questioni che non conosce e delle quali dovrà rendere conto. Spero che abbia il coraggio di non trincerarsi dietro l' immunità parlamentare«. »Le cooperative e i propri soci - ha proseguito Lusetti - sono quelle che gestiscono in tutt' Italia i beni confiscati alle mafie, garantiscono a milioni di persone un lavoro e con la loro presenza capillare sono un fattore di coesione sociale e di sviluppo«.