FIRENZE. Due buste nascoste dietro alcuni libri, contenenti denaro contante e un appunto dal quale emergerebbero dei versamenti per Ercole Incalza e Sandro Pacella, sono state trovate durante la perquisizione della Green Field, società che secondo gli inquirenti veniva utilizzata per far arrivare i soldi delle commesse pubbliche a Incalza. Le buste, scrive il Gip di Firenze nell'ordinanza con la quale ha respinto la richiesta di scarcerazione per Incalza, sono state trovate nell'ufficio di Salvatore Adorisio, socio della Green Field e indagato dalla procura fiorentina. «All'esito della perquisizione - afferma il giudice - sono state rinvenute, occultate dietro ad alcuni libri, in una libreria posta nell'ufficio» di Adorisio, «due buste contenenti complessivamente la somma di 2.110 euro in contanti». All'interno di una delle due buste, inoltre, «insieme al denaro, è stato rinvenuto un foglio con dei calcoli numerici manoscritti, da cui si evince che la somma di denaro inizialmente ammontava a 53mila euro, da cui sono detratte alcune somme, per un totale di 50.890 euro». «Deve pertanto ritenersi - prosegue il gip - che il denaro contante rinvenuto nella busta sia la residua parte della somma sopra indicata». Inoltre, sempre nell'appunto, «si legge di sottrazioni ripetute per importi analoghi: in particolare due sottrazioni di 13mila euro e due sottrazioni di 9mila euro». Somme che, conclude il Gip, «sembrano corrispondere ai duplici versamenti reiteratamente fatti in favore di Ercole Incalza (quelli di maggiore entità) e di Sandro Pacella (quelli di minore entità)».