Lunedì 25 Novembre 2024

Quasi due ore senza battito cardiaco: sopravvive un bambino

WASHINGTON. La mamma di Gardell Martin crede in un miracolo, i medici che hanno 'resuscitatò il suo figlioletto di soli 22 mesi ammettono che la storia è straordinaria e forse senza precedenti: il bimbo, caduto in un torrente gelato dietro la casa di famiglia, è stato rianimato dopo 101 minuti senza un avvertibile battito cardiaco. Non solo: il piccolo non ha sofferto alcun danno neurologico. Per più di 1 ora e mezza specialisti, infermieri, personale medico del Geisenger Medical Center in Pennsylvania dove il bambino era stato trasportato senza conoscenza, temevano di averlo perso. Ma non hanno desistito e per 101 minuti hanno continuato ad effettuare sul corpicino all'apparenza esanime e gelato le tecniche di 'resuscitazione cardiopolmonarè (RCP). Il piccolo era arrivato alla clinica con una temperatura corporea di 25 gradi - praticamente gelato - e proprio questo, secondo gli esperti, avrebbe permesso la sua sopravvivenza: la temperatura gelida a causa delle acque ghiacciate in cui era caduto avrebbe contribuito a preservare la funzionalità degli organi interni. I medici guidati da Frank Maffei, direttore di medicina di emergenza pediatrica sono intervenuti sul bambino con la resuscitazione cardiopolmonare, mentre lentamente hanno 'riscaldatò la temperatura del corpo a 32 gradi: dopo 101 minuti - come hanno raccontato ai media Usa - hanno avvertito qualcosa che sembrava essere un debolissimo battito cardiaco. A quel punto per verificarlo hanno dovuto decidere di sospendere la tecnica RCP: e il cuore di Gardell ha iniziato a battere per conto suo. «Per esseri certi che fosse vivo - ha detto Maffei - gli ho chiesto se voleva vedere la sua mamma. Gardell ha accennato di sì con la testa. Allora ho capito che era salvo e intatto neurologicamente». «Nei mie 23 anni in medicina non ho mai visto o sentito di qualcuno senza battito per 1 ora e 41 minuti, resuscitato senza danni - ha osservato il medico - forse un angioletto era sulla spalla di Gardner. Ma certo cose così accadono perchè siamo ben preparati». Ma per la mamma, Rose Martin, «non ci sono dubbi, è stato un miracolo».

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