CATANIA. La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Catania ha eseguito un sequestro di beni per un valore di un milione di euro nei confronti di Salvatore Marino, 45 anni, originario di Raccuja (Messina), ritenuto esponente del clan dei 'Carateddi' guidato dal boss Orazio Privitera. La misura patrimoniale, formulata dal direttore della Dia, è stata emessa dal Tribunale di Catania e riguarda aziende, fabbricati, terreni, automezzi e disponibilità finanziarie. Lo scorso anno il centro operativo di Catania aveva eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di 28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del potente gruppo criminale, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia coordinata dal procuratore Giovanni Salvi. Le indagini della Dia di Catania hanno permesso di sequestrare beni riconducibili a Marino, intestati anche a suoi presunti prestanome, tra i quali figurano nove appezzamenti di terreno con annessi fabbricati rurali ubicati nei comuni di Scordia (CT) e Lentini (SR); 1 azienda con sede a Scordia operante nel settore dell'allevamento di bovini e coltivazioni di cerali; 6 veicoli, tra cui anche mezzi pesanti per autotrasporto, nonché numerose disponibilità bancarie e finanziarie in corso di quantificazione. L'inchiesta si innesta nel solco di una precedente indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia catanese guidata dal procuratore Giovanni Salvi, che aveva consentito di dare esecuzione, nel febbraio 2014, all'operazione 'Prato Verde' nei confronti di 28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del clan mafioso catanese dei Carateddi, capeggiato da Orazio Privitera, detenuto in regime di 41 bis. Le indagini della Dia avevano consentito di disarticolare il gruppo mafioso, dedito principalmente alla commissione di reati contro il patrimonio, al traffico di sostanze stupefacenti, alle truffe alla Pubblica amministrazione con l'indebita acquisizione di erogazioni pubbliche in ambito agricolo, operante nella piana di Catania e nei quartieri Pigno e Librino del capoluogo etneo.