ROMA. Il sito di Vladimir Luxuria è stato hackerato dall'Isis: sulla home page compare il solito rettangolo nero con scritte in arabo e, sotto, la scritta in inglese «Hacked by the Islamic State (Isis)». Contattato dal presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli Andrea Maccarrone, Luxuria ha raccontato: «Quando ho aperto la pagina e ho visto la scritta in arabo e la parola Isis, mi è preso un colpo! Ho naturalmente fatto immediatamente denuncia alla Polizia Postale, che attualmente sta facendo tutti i controlli per capire esattamente da dove arriva l'attacco». Secondo Maccarrone, la minaccia rivolta a Luxuria, «più volte in prima linea per la difesa delle persone lgbt», non è casuale ma «legata a ciò che esprime, come ci ricordano ogni giorno le scene di omosessuali uccisi per lapidazione o lanciati da alti edifici che ci giungono dai territori sotto il controllo del Califfato, così come le minacce dirette giunte via Twitter qualche giorno fa che annunciavano il lancio degli omosessuali italiani dalla Torre di Pisa».