ROMA. "Sarebbero almeno 50 e non 10 le vittime del naufragio dell'altro ieri nel canale di Sicilia": lo afferma Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Oim in Italia. Il dato emerge dalle testimonianze dei sopravvissuti. I 150 migranti coinvolti nell'incidente erano a bordo di un'imbarcazione che si è ribaltata poco prima dell'arrivo dei soccorritori. I migranti sarebbero tutti caduti in acqua: la maggior parte è stata tratta in salvo e 10 corpi sono stati recuperati ma circa 40 persone mancherebbero all'appello. Le testimonianze sono state raccolte dagli operatori dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ad Augusta. Molti dei migranti coinvolti nell' incidente sono eritrei e sudanesi. L'imbarcazione sulla quale si trovavano era di legno. "Le persone morte o disperse nel Canale di Sicilia dall' inizio dell'anno sono già più di 400, un'enormità in solo due mesi. Quest'anno le traversate sono ancora più tragiche, sia a causa del maltempo sia delle imbarcazioni sempre più fatiscenti che i trafficanti fanno utilizzare ai migranti" conclude Di Giacomo. Le testimonianze sono state raccolte dagli operatori dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ad Augusta. Molti dei migranti coinvolti nell' incidente sono eritrei e sudanesi. L'imbarcazione sulla quale si trovavano era di legno. "Le persone morte o disperse nel Canale di Sicilia dall' inizio dell'anno sono già più di 400, un'enormità in solo due mesi. Quest'anno le traversate sono ancora più tragiche, sia a causa del maltempo sia delle imbarcazioni sempre più fatiscenti che i trafficanti fanno utilizzare ai migranti" conclude Di Giacomo.