Lunedì 18 Novembre 2024

Parente di Messina Denaro ripudia il boss dal palco della Leopolda

PALERMO. Davanti a mille persone tutte in piedi ad applaudire, Giuseppe Cimarosa, 32 anni, ha ripudiato il cugino di sua madre, il superlatitante Matteo Messina Denaro, parlando anche del padre arrestato per mafia e ora pentito. "Sono un parente di un mafioso che ha deciso di scagliarsi contro i mafiosi", ha detto in lacrime dal palco della Leopolda siciliana. "Mia madre è cugina di primo grado di Matteo Messina Denaro e mio padre è stato arrestato nell'ambito dell'operazione Eden. Vivo a Castelvetrano e sto soffrendo parecchio. Non abbiamo accettato il programma di protezione perché non si deve accettare la paura delle ripercussioni come alibi. Volevo dire solo questo", ha affermato Cimarosa, imprenditore di 32 anni, che si era iscritto a parlare dal palco della Leopolda. "Ho voglia di riscatto - ha continuato commosso mentre la gente lo applaudiva - Anni fa ho deciso di andare via da Castelvetrano, il mio paese dove sono tornato qualche tempo fa. Essere parente di Matteo Messina Denaro è un problema che non si può risolvere". "La presenza di Matteo Messina Denaro è ancora molto forte - ha aggiunto -. Quando mio padre è stato arrestato, il mio desiderio era quello di andare via. Poi lui mi ha spiazzato, dicendomi delle cose e io ho deciso di restare al suo fianco. Dico ai giovani che proprio le persone come me devono dare un taglio. Chi sa cosa significa il nero e il marcio che c'è in questo fenomeno deve dare un contributo. E questo è il contributo che voglio dare. Lo voglio fare pubblicamente per togliermi questa macchia. La mia salvezza sono i sogni e il mio è lavorare con i cavalli". "A Giuseppe dico: hai diritto ai tuoi sogni. Tutti i siciliani hanno diritto ai loro sogni". Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dal palco della Leopolda siciliana, riferendosi alla testimonianza e al coraggio di Giuseppe Cimarosa, E il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio: "Bisogna avere il coraggio del cambiamento, come l'ha avuto quel ragazzo, Giuseppe, che ha avuto il coraggio di dissociarsi da quella storia".

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