PALERMO. «Cara Lucia non mollare, in queste ore sto ricevendo decine di sollecitazioni affinchè tu possa continuare il grande lavoro che hai fatto e fai per la sanità in Sicilia». È l'appello che il governatore Rosario Crocetta fa attraverso l'ANSA a Lucia Borsellino, figlia del magistrato assassinato nella strage di via D'Amelio del '92, che ieri ha annunciato le sue dimissioni da assessore alla Salute dopo le parole del ministro Lorenzin sull'ipotesi di commissariamento della sanità in Sicilia sull'onda della tragica morte della piccola Nicole, la neonata deceduta in ambulanza perchè a Catania non c'erano posti letto disponibili. «Sono convinto che quando ci incontreremo al mio ritorno da Roma - aggiunge Crocetta - cara Lucia ragioneremo insieme sul percorso da fare per proseguire l'azione di risanamento e di qualificazione della sanità». «Ci siamo stancati del fatto che ogni occasione e buona per attaccare il governo della Regione, anche da parte di alcuni esponenti del governo nazionale. Chiederò un chiarimento al sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio». È lo sfogo del governatore della Sicilia Rosario Crocetta dopo le parole del ministro della Salute Lorenzin sul caso della neonata morta perchè non c'erano posti letto negli ospedali di Catania e che hanno portato l'assessore alla Salute Lucia Borsellino ad annunciare le sue dimissioni. Crocetta si rivolge direttamente al ministro Lorenzin: «Cosa c'entra con quanto accaduto l'assessore Borsellino? Cosa c'entra il governo? Si è trattato di una morte tragica riconducibile a precise responsabilità e chi ha sbagliato pagherà senza sconti», aggiunge Crocetta. «Basta con questo continuo scaricabarile - attacca Crocetta - La Regione siciliana viene continuamente attaccata su ogni cosa anche quando non ha alcuna responsabilità, penso alla vicenda Muos: che c'entra la Regione su una iniziativa che compete allo Stato? Non è più sopportabile, affronterò la questa questione col sottosegretario Delrio». E l'assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino, che ieri ha annunciato le dimissioni, stamattina è al lavoro sul caso della neonata morta. La conferma arriva dal capo della segreteria particolare dell'assessore Stefano Campo: «Stiamo lavorando» dice riferendosi alla vicenda della piccola Nicole. LA PROCURA. Sulla morte di Nicole la Procura di Catania intanto ha effettuato "le valutazioni necessarie per ipotizzare responsabilità penali, ai fini del compimento di atti urgenti irripetibili". Domani si conoscerà "il numero degli indagati, che - si precisa - saranno ovviamente individuati secondo i criteri della responsabilità personale".