PALERMO. Lucia Borsellino non ha presentato le proprie dimissioni. E, riferiscono le persone a lei più vicine, non lo farà almeno fino a lunedì pomeriggio.
Stamani l’assessore alla Sanità, che ieri ha annunciato il proprio addio alla giunta in polemica con gli attacchi ricevuti dal ministro Beatrice Lorenzin, ha lavorato in assessorato a Piazza Ottavio Ziino.
La Borsellino sta mettendo a punto il dossier della Regione in vista del primo, delicatissimo, appuntamento, sulla vicenda della morte della piccola Nicole. Lunedì mattina a Catania, nella sede dei Nas, si incontreranno gli ispettori ministeriali e quelli regionali. E lì verranno messe a verbale de prime posizioni ufficiali di tutti gli attori di questa tragedia.
In questi minuti in assessorato si stanno raccogliendo le prime carte ufficiali. Finora manager e primari di reparto hanno rilasciato solo dichiarazioni all’assessore. A tutti la Borsellino ha dato tempo fino a domani pomeriggio per produrre relazioni scritte su quelle tre ore che hanno portato la piccola Nicole dalla nascita nella clinica privata Gibiino di Catania fino alla morte nell’ambulanza che la stava trasportando a Ragusa.
Crocetta ha lasciato intendere che proverà a far cambiare idea all’assessore: «Sono convinto - ha detto il presidente - che quando tornerò a Palermo da Roma ragioneremo con Lucia sul percorso da fare per proseguire l’azione di risanamento e di riqualificazione della sanità».
E in queste ore sul canale WhatsApp e via sms sta diventando virale un appello spontaneo di cittadini convinti della necessità che la figlia di Paolo Borsellino resti alla guida della sanità: «Lucia rappresenta la parte migliore di questa martoriata terra - si legge nel testo -. No alle dimissioni. Facciamo sì che la speranza di futuro migliore non muoia».
Il Pd, intanto, sta lavorando tantissimo perchè la Borsellino torni sulla decisione di dimettersi. Per Giuseppe Lupo "l'assessore non può pgare per le responsabilità di altri".
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