Lunedì 23 Dicembre 2024

Neonata morta, vertice in assessorato
Crocetta: chi ha sbagliato pagherà

PALERMO. Al via il vertice all'assessorato regionale alla Salute, in piazza Ottavio Ziino a Palermo, convocato dall'assessore Lucia Borsellino per chiarire cosa è accaduto nel Catanese dove ieri è morta una neonata perchè non si è trovato posto in ospedale. Grande riserbo e attenzione questa mattina in assessorato: l'assessore con il suo staff ha analizzato approfonditamente le documentazioni ottenute dagli ospedali catanesi coinvolti. Lucia Borsellino ha convocato in assessorato manager e direttori delle strutture sanitarie, compresa la clinica privata dove era nata la piccola. Ognuno ha portato le documentazioni in suo possesso sulla vicenda per spiegare cosa è accaduto. L'assessore ha avviato un'inchiesta interna e stamattina ha ribadito che sarà chiarito esattamente cosa è successo e saranno individuate tutte le eventuali responsabilità: "E' impensabile che sia stata trasferita - ha detto Lucia Borsellino - perchè proprio in quell'area, ma in tutta la Sicilia, abbiamo reparti di Terapia intensiva neonatale con posti letto superiori agli standard nazionali". CROCETTA. Anche per le cliniche private deve essere obbligatorio, come già funziona per il pubblico, avere la rianimazione neonatale. Lo dice il governatore della Sicilia Rosario Crocetta che invita il ministro della Salute Lorenzin "a modificare l'attuale normativa che consente ai privati di svolgere attività senza obbligo di avere la rianimazione interna". "Chi vuol svolgere questa attività deve avere una struttura di rianimazione - afferma Crocetta - per evitare che accadano fatti incresciosi come quello di Catania". Intanto ribadisce che già stamani il suo governo adotterà i primi provvedimenti. Il governatore promette il "pugno duro" contro i responsabili con le prime teste che potrebbero saltare già oggi al termine del vertice in assessorato e assicura che non farà "sconti a nessuno" perché "chi ha sbagliato dovrà pagarla cara". Crocetta ha anche ricevuto la telefonata del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, "incredulo" per la vicenda che è costata la vita alla neonata morta mentre veniva trasferita in ambulanza a Ragusa perché a Catania non c'erano posti liberi nei reparti specializzati dei tre ospedali della città.  A Bruxelles da due giorni per impegni istituzionali, Crocetta ha aperto subito un filo diretto con l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, che ha immediatamente convocato la riunione con i manager dell'Asp di Catania e degli ospedali per fare subito chiarezza. "E' assurdo che in tre ospedali, tra i più importanti del Sud Italia, non si sia trovato un solo posto letto e non si sia riusciti a liberarne uno vista la gravità della neonata", tuona Crocetta. E' convinto che ci sia stato uno "scaricabarile" e che la vicenda non sia stata affrontata "col senso del dovere, col cuore, con la necessaria attenzione umana". "Parliamo di una bimba che non diventerà adulta, che non conoscerà la vita", aggiunge Crocetta, che esprime vicinanza ai familiari. L'assessore Borsellino ha già informato le Procure di Catania e Ragusa. Crocetta avverte che sarà fatta piazza pulita di quelli che chiama gli "Schettino (il comandante della Concordia, ndr) che lavorano nella sanità siciliana". "Se penso al comportamento del medico di Emergency, siciliano anche lui, che ha rischiato la sua vita per salvare quella degli altri - insiste il governatore - i comportamenti delle persone coinvolte in questo gravissimo episodio sembrano davvero inaccettabili e incomprensibili". Crocetta contesta la scelta di condurre da Catania a Ragusa la neonata. "Un'ora e mezza di strada - si arrabbia al telefono con l'ANSA - Perché qualcuno non ha pensato di liberare un posto negli ospedali di Catania, magari trasferendo un paziente non grave? Perché non si è pensato di portare la bimba nella più vicina Siracusa oppure al Bambin Gesù di Taormina?".

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