PALERMO. Succede alla Regione siciliana che non si riesca a trovare tra i 17mila dipendenti nemmeno uno in grado di occuparsi di spesa dei fondi comunitari al dipartimento della Pesca. Accade pure che in una settimana l’amministrazione riesca a reclutare ben nove dipendenti che andranno a lavorare nell'Ufficio speciale per il cinema e l’audiovisivo creato lo scorso mese di dicembre. Un ufficio che avrà pure il nobile fine di “valorizzare il cinema in Sicilia e predisporre una specifica legge che rilanci il settore”, come spiegato dalla Giunta, ma volete paragonarlo al lavoro necessario per la chiusura della programmazione 2007-2013 e l’avvio della nuova targata 2014-2020? Addirittura il dipartimento del Turismo ha registrato l’adesione volontaria di un paio di funzionari al nuovo ufficio guidato da Alessandro Rais e il dirigente generale Sergio Gelardi non ha opposto alcuna resistenze a ha concesso subito il nulla osta ai trasferimenti. Niente da fare invece per le sedici figure che dovranno lavorare alla spesa dei fondi comunitari: nessuno ha risposto all’atto di interpello. I trasferimenti d’ufficio nel frattempo si sono arenati tra il cambio di assessore alla Funzione pubblica e la trattativa con i sindacati in corso all’Aran. Così il dirigente generale del dipartimento della Pesca, Dario Cartabellotta, non ha potuto fare altro che pubblicare un bando per esperti esterni. I Cobas-Codir Sadirs hanno criticato il mancato ricorso alla formazione del personale per trovare le professionalità richieste.