Venerdì 22 Novembre 2024

Nuovo decreto anti-fumo: "Vietato fumare in macchina in presenza di minori a bordo"

PALERMO. Divieto di fumo nelle automobili in presenza di minori. È questo l'obiettivo del decreto al quale sta lavorando il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che da tempo sostiene la necessità di tale misura «essendo ormai acclarati - afferma - i danni da fumo passivo soprattutto tra i giovanissimi». La lotta contro il fumo, afferma il ministero della Salute in una nota, «è una priorità dell'Italia e dell'Europa. Il fumo è infatti ancora oggi la prima causa di morte. In Italia muoiono per patologie fumo-correlate circa 70.000 persone l'anno e si registra la tendenza all'abbassamento dell'età in cui i giovani consumano la prima sigaretta che è intorno agli 11 anni». Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dunque, intende intraprendere delle campagne di prevenzione contro il tabagismo, rivolte soprattutto ai giovani, che sono la categoria più a rischio. La vendita di tabacco ai minori di 18 anni in Italia è, comunque, vietata. Lorenzin, in attesa dell'applicazione della direttiva europea sul tabacco, ha già intrapreso misure restrittive come il divieto di fumo nei plessi scolastici e loro pertinenze e negli ospedali. Il ministro, rileva la nota, «vuole continuare a promuovere il divieto di fumo in auto in presenza di minori essendo ormai acclarati i danni da fumo passivo soprattutto tra i giovanissimi». Una «ulteriore opera di sensibilizzazione sarà fatta contro la pubblicità occulta e cercando di attivare collaborazioni su base volontaria volte ad evitare la diffusione di immagini vincenti, soprattutto tra i giovanissimi, legate al consumo di tabacco e all'abuso di alcol». Lo annuncia il ministero della Salute, sottolineando che, «come accaduto 10 anni fa, se c'è una sensibilizzazione di tutti soprattutto sul piano culturale, si raggiungono ottimi risultati nella lotta a tabagismo e alcol tra i giovani». Nessun «giro di vite» generalizzato rispetto al fumo, con divieti estendibili anche a luoghi pubblici ampi. Lo afferma il ministero della Salute che, in una nota, giudica «prive di fondamento» una serie di informazioni che «si ispirano al dibattito emerso in occasione delle celebrazioni per il decennale dell'emanazione della legge 3/2003 sul fumo, in cui i partecipanti al dibattito si sono confrontati sulle misure in atto nel mondo che - si sottolinea - al momento però non riguardano l'Italia».

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