Lunedì 23 Dicembre 2024

Furto nella villa di Pino Daniele: è caccia ai ladri

 GROSSETO. Furto nella villa in Maremma di Pino Daniele, dove l'artista domenica ha accusato il malore in seguito al quale è poi deceduto. Secondo quanto appreso ignoti sono riusciti ad entrare dopo aver scassinato la serratura della porta d'ingresso dell'abitazione, che si trova in campagna nel comune di Orbetello, vicino al paese di Magliano. Alla villa di Pino Daniele è ora in corso il sopralluogo dei carabinieri della compagnia di Orbetello. La casa dell'artista si trova in una zona isolata: è un ex podere poi trasformato in villa, circondato da un giardino e 'nascostò da una fila di cipressi sui quattro lati. È stata la compagna di Pino Daniele, Amanda Bonini, a scoprire che qualcuno era entrato nella villa  e a dare l'allarme. Da quanto appreso la donna, rientrata nel pomeriggio nella casa, che si trova nel comune di Orbetello, ha notato la porta d'ingresso forzata e ha avvertito i carabinieri. Questi ultimi stanno facendo, insieme ai familiari, l'inventario. Sul posto anche la scientifica. Dalla villa, oltre alle due chitarre dell'artista, sarebbero stati portati via soldi. La casa è dotata di un sistema d'allarme che però sarebbe stato divelto dai ladri, entrati nella proprietà dopo aver scavalcato la recinzione e quindi nella villa da una porta finestra sul retro (non da quella d'ingresso come emerso inizialmente). Non è chiaro al momento quando è avvenuto il furto, se oggi o nei giorni precedenti: la casa non è dotata di un sistema di video sorveglianza e dopo il malore accusato da Pino Daniele, da quanto appreso, nella casa non era rientrato nessuno tra familiari e persone vicine all'artista. Il furto è stato poi scoperto nel tardo pomeriggio di oggi, quando è tornata alla villa Amanda Bonini, compagna dell'artista, che era insieme ai suoi due figli Ieri si sono celebrati i doppi funerali, a Roma e a Napoli, del cantautore napoletano, morto  a causa di un infarto. Intanto la Procura di Roma indaga per omicidio colposo in relazione alla morte. L'indagine vuole accertare se la richiesta di andare a Roma, dopo essere stato colto da malore, sia arrivata effettivamente dallo stesso artista partenopeo. Secondo quanto accertato la sera del 4 gennaio la compagna di Daniele, Amanda Bonini, chiamò il 118 per chiedere l'intervento di un'ambulanza. I medici, arrivati nella zona del casale dove viveva Daniele, contattarono di nuovo i familiari i quali comunicarono che si sarebbero recati con mezzi propri a Roma dal cardiologo di fiducia del cantante. Il procedimento, al momento contro ignoti, è affidato al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e Marcello Monteleone. Oggi i risultati dell'autopsia: "Insufficienza cardiaca", questa la causa della morte. I consulenti nominati dalla Procura di Roma hanno evidenziato anche una cardiopatia cronica. L'esame non ha previsto gli esami tossicologici.  L'esame autoptico è stato svolto dai due medici legali Vittorio Fineschi e Giorgio Bolino e dal cardiologo Giuseppe Ambrosio. All'atto istruttorio hanno preso parte anche i periti nominati dalla ex moglie del cantante, Fabiola Sciabarrasi, Luisa Regimenti ed Enrico Marinelli. Gli specialisti hanno verificato che Daniele è stato oggetto di  pregressi interventi di rivascolarizzazione miocardica. Sono stati, infine, svolti accertamenti microscopici e di laboratorio i cui risultati saranno resi noti ai pm di Roma nelle prossime settimane.  

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