RAVENNA. Ancora senza esito le ricerche dei quattro marittimi turchi dispersi dopo la collisione tra due mercantili avvenuta domenica mattina davanti al porto di Ravenna a tre miglia al largo dalla costa romagnola. Poche le speranze di trovarli in vita alle luce delle basse temperature di questi giorni. Le ricerche, soprattutto dall'alto con l'ausilio di elicotteri, si sono concentrare verso sud. Ma non è escluso che alcuni corpi possano essere rimasti intrappolati nel relitto della 'Gokbel', la nave turca con 11 membri di equipaggio affondata dopo essere stata centrata in zona poppa dalla 'Lady Azizà, battente bandiera del Belize. Si attende in questo senso l'ispezione dei sommozzatori dei vigili del Fuoco prevista per oggi, ma saltata a causa delle pessime condizioni meteomarine. La Procura di Ravenna ha disposto un accertamento tecnico non ripetibile sull'Avr (automatic voice recording) della 'Lady Aziza', una sorta di scatola nera dalla quale verranno scaricati tutti i dati per ricostruire le manovre del mercantile battente bandiera del Belize prima e dopo l'impatto con la motonave turca 'Gokbel'. Per l'occasione sono già stati notificati quattro avvisi di garanzia: al secondo ufficiale di coperta della nave turca (l'unico della linea di comando della 'Gokbel' sopravvissuto al naufragio) e a comandante, primo e secondo ufficiale, tutti siriani, della nave del Belize. Per tutti le ipotesi di reato formulate sono di naufragio per disastro colposo, omicidio plurimo colposo e mancato rispetto della specifica norma del codice della navigazione. Le parti - rappresentate dagli avvocati ravennati Aldo Guerrini e Maurizio Mauro e da quelli livornesi Damiano Vaudo e Marco Paggini Ricciotti - sono state convocate in Capitaneria di Porto a Ravenna. Ciascuno avrà la facoltà di individuare propri consulenti di fiducia. Non appena verrà recuperata, sarà analizzata anche l'Avr della motonave turca.