Venerdì 22 Novembre 2024

Regione, 12 dipendenti del Ciem sospesi: "Non lavoravano"

PALERMO. Saranno costretti a «girarsi i pollici», ma questa volta a casa, i dodici dipendenti del Ciem, società partecipata dalla Regione in liquidazione dal 2009. Saranno «sospesi dal lavoro fino a quando non sarà completato il riordino del personale delle partecipate». Recita così la lettera che il commissario liquidatore, Baldassare Quartararo, martedì scorso ha spedito a ognuno di loro. Un Natale amaro, dunque, per i lavoratori che non riceveranno lo stipendio di dicembre, nè la tredicesima, pur essendo stati assunti a tempo indeterminato con contratti part time e in attesa da anni di essere trasferiti e poi assunti da altre partecipate. Il motivo del provvedimento? «La retribuzione è collegata alla prestazione effettiva di lavoro», si legge nella missiva. In parole povere, queste persone non lavoravano e «per questo motivo - replica Quartararo - seppure a malincuore, ho ritenuto opportuno mettere fine a questo spreco di soldi». Una condizione, comunque, che non piaceva neanche agli ex dipendenti, che più volte avevano chiesto di essere trasferiti (e pagati) altrove. Un carrozzone, il Ciem, che negli anni si sarebbe dovuto occupare di promozione per l’internazionalizzazione delle imprese, ma dal 2009 non ha alcuna mission. In base ad una legge regionale del 2010 «il personale delle società dismesse sarebbe dovuto essere trasferito nelle altre partecipate alla fine del processo di riordino». Per nove di loro, in effetti è stato così, essendo stati trasferiti alla Sas, nata dalla fusione di Multiservizi e Biosfera, da cui sono stati assunti. Peccato, però, che gli altri 15 (poi diventati 12, perchè tre sono stati assorbiti da Sicilia e ricerca), sono rimasti nel limbo, in attesa di essere presi in prestito da altre strutture.

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