PALERMO. Nuove minacce di morte al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Una voce maschile ha chiamato il 113 della polizia e con una marcata inflessione dialettale ha detto: «E Crocetta muriu (e Crocetta è morto)». La telefonata è stata registrata alle 6.16 di questa mattina. Sarebbe partita da un telefono all'interno della cittadella universitaria, a Palermo.
Alla luce delle nuove minacce di morte, raccolte stamani dagli operatori del 113 attraverso una telefonata anonima, è stato rafforzato il sistema di sicurezza attorno al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, che vive sotto scorta da quando il clan mafioso degli Emanuello lo condannò a morte per le sue battaglie da sindaco di Gela.
«Sono i miei auguri di Natale». Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, commenta con l'ANSA la minaccia di morte di un anonimo che ha telefonato al 113. Ad avvertire Crocetta sono stati gli agenti del servizio scorte di Palazzo d'Orleans che hanno ricevuto la segnalazione dalla Questura di Palermo. Come in altre occasioni, Crocetta mostra serenità: «Sono molto tranquillo - dice - Proseguo il mio lavoro per liberare la Sicilia dalla corruzione e dalla criminalità».
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