PALERMO. Quattrocento enti accreditati, mentre i ventidue già revocati restano fuori. Ecco i numeri dell'elenco degli enti che potranno accedere ai finanziamenti della Regione Sicilia, pubblicato dall'assessorato all'Istruzione e alla Formazione professionale. Un taglio netto rispetto al passato, se si pensa che fino a due anni fa gli enti accreditati raggiungevano il numero di 1964.
Nel nuovo elenco, aggiornato rispetto a quello già stilato lo 23 luglio 2013, sono stati cancellati tutti quegli uffici che nei mesi passati hanno ricevuto la revoca dell'accreditamento.
ECCO L'ELENCO COMPLETO DEGLI ENTI ACCREDITATI
Tra questi figura lo Ial Sicilia per il quale la Regione ha respinto la richiesta di una sospensione "cautelare" della revoca confermata anche da un'ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa. Insieme allo Ial, nella lista nera degli enti silurati ci sono anche: Aram, Lumen, Ciapi , Ecap Palermo, Cufti, Ecap di Agrigento, Efal di Messina, EmcQuadro, Enaip Asaform, Enaip di Messina, Enaip di Ragusa, Enfap Sicilia, Esfo-Ctrs, Eureka società cooperativa, Federcomed di Agrigento, Issvir, Anfes, Anfe Catania, Ieraps, Ancol Sicilia, Aiprig e Informhouse.
Tra gli enti “accreditati”, compaiono invece l'Anfe Sicilia, Euroform, Anapia, Enaip insieme alla Confartigianato, il Consorzio universitario della Provincia di Palermo e l'ente Parco dei Nebrodi. Per alcuni di questi - fanno sapere dal dipartimento della Formazione -, l'ok della Regione è arrivato appena 13 giorni fa. Per qualche caso, invece, la pratica è ancora in corso.
Via libera anche ai corsi dell'Obbligo formativo. L’assessorato alla Formazione ha pubblicato il decreto con cui vengono stanziati poco meno di dieci milioni e mezzo per attivare i secondi anni dei corsi che vengono frequentati dai ragazzi in alternativa alla scuola dell’obbligo. Il decreto appena firmato dal dirigente dell’assessorato, Gianni Silvia, dà un mese di tempo, da ieri, per attivare le lezioni. I corsi che resteranno al palo verranno cancellati attraverso la revoca del finanziamento all’ente. Quelli autorizzati a prendere il via sono 123. Tutti costituiscono il secondo anno di un percorso triennale andato avanti, va detto, a singhiozzo e fra mille difficoltà finanziarie. Il decreto appena firmato fissa tra l’altro dei paletti strettissimi per ottenere i finanziamenti
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