PALERMO. Esce di scena, nella ricostruzione della Procura, l’ex amministratore delegato del Palermo calcio, Rinaldo Sagramola: non ebbe un ruolo nelle truffe e nelle false fatturazioni che ruotavano attorno al Ciapi e al «sistema Giacchetto» e i pm chiedono per lui l’archiviazione. Mentre invece propongono il processo per 23 imputati (18 persone fisiche e 5 giuridiche), sostenendo che, tra gli altri, sette esponenti politici presero soldi dal manager Faustino Giacchetto. Si va dunque verso il «Ciapi 2», dopo il primo processo che è in già corso davanti alla quinta sezione del Tribunale di Palermo e che vede tra gli imputati il manager della comunicazione Faustino Giacchetto, l’ex presidente dell’ente di formazione della Regione, Francesco Riggio, moglie e segretaria dell’imprenditore, Concetta Argento e Stefania Scaduto, l’ex direttore dell’Agenzia per l’impiego, Rino Lo Nigro, e l’ex assessore regionale al Territorio Luigi Gentile. Nella nuova tranche tra i politici solo Francesco Scoma, oggi senatore di Forza Italia, secondo la ricostruzione dell’accusa si fece corrompere: gli altri invece avrebbero soltanto violato le regole sul finanziamento pubblico dei partiti. Reato — che si prescriverà al più nel 2016 — contestato anche allo stesso Scoma, sotto accusa nella qualità di ex assessore regionale alla Famiglia. ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA