PALERMO. Via libera alla proroga del contratto di circa 20 mila precari degli enti locali siciliani fino alla fine del 2015. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento dei deputati siciliani del Pd, sostenuto anche da Forza Italia. Ora manca il voto finale del Parlamento nazionale. Ma lo scoglio più difficile era quello di ieri. Visto che c’era da superare un parere negativo della Ragioneria generale dello Stato e l’ostilità dei leghisti. Alla fine ha prevalso un asse trasversale di deputati siciliani che va da Angelo Capodicasa e Maria Iacono del Pd a Riccardo Gallo di Forza Italia. La norma approvata è un emendamento alla legge di Stabilità nazionale e prevede di derogare ai paletti introdotti l’anno scorso per regolare i contratti a termine e le eventuali stabilizzazioni. In pratica, occorrerebbe che ogni Comune abbia posti vuoti in pianta organica e un piano triennale che prevede concorsi aperti a tutti e stabilizzazioni. Occorre ovviamente anche che l’amministrazione abbia i conti in ordine. Invece in Sicilia in molti Comuni manca del tutto la pianta organica e in molti altri si è sforato il patto di stabilità. Da qui la necessità di una norma nazionale che rinvii di un anno il rispetto di questi paletti e permetta almeno le proroghe. Ma lo stesso Capodicasa ieri ha rivelato che «un parere della Ragioneria generale dello Stato stava rendendo tutto più difficile perchè faceva temere un aumento di spesa che invece non c’è affatto». La spesa sarebbe sempre intorno ai 250 milioni e totalmente a carico della Regione, anche se già quest’anno mancherebbero circa 70 milioni per assicurare il budget e infatti ci sono ritardi negli stipendi. ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA