ROMA. E' atterrato intorno alle sei all'aeroporto militare di Pratica di Mare il velivolo dell'Aeronautica con a bordo il medico di Emergency contagiato dal virus ebola in Sierra Leone. Si tratta di un medico di cinquant’anni, un immunologo originario della Sicilia. Era in Sierra Leone, in un ospedale di Emergency, a Lakka, dove si assistono i malati di Ebola.
Il paziente, assistito da un team di medici, ha viaggiato in una barella chiusa impiegata per il trasporto via aerea di persone colpite da patologie infettive contagiose.
Il medico contagiato è stato prelevato ieri in Sierra Leone, dove è atterrato e subito ripartito il Boeing KC 767 dell'Aeronautica configurato appositamente per questo tipo di trasporti sanitari di emergenza. Il velivolo, in particolare, è dotato di una barella chiusa - denominata Aircraft Transit Isolators (Ati) - che garantisce il trasporto in sicurezza di pazienti colpiti da malattie infettive altamente contagiose e diffusibili, tra le quali ad esempio le febbri emorragiche, la sars, il colera e, appunto, l'ebola. A bordo del velivolo anche una Unita' di isolamento aeromedico, cioè un team della stessa Aeronautica composto da ufficiali medici e infermieri addestrati ad ogni tipo di trasporto in condizioni di bio-contenimento. Sulla pista dell'aeroporto un'ambulanza specificamente attrezzata che trasporterà il paziente all'ospedale Spallanzani di Roma, dove è pronta una stanza di isolamento dedicata.
E' stato assistito - durante il volo dalla Sierra Leone all'Italia, durato 6 ore e mezzo - da un team dell'Aeronautica militare specializzato in bio-contenimento composto da circa 25 persone tra medici, specialisti e personale di bordo.
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