Lunedì 23 Dicembre 2024

Formazione professionale, domani l'incontro con l'assessore Bruno

Sebastiano Bruno Caruso - LAVORO. Classe 1954, avvocato cassazionista dal 1996, è ordinario della cattedra di Diritto del Lavoro all’Università di Catania ed è docente dal 1988 alla Scuola Superiore Pubblica Amministrazione di Roma. Un professionista dal curriculum prestigioso: è infatti presidente del Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo dedicato allamemoria “Massimo D’Antona”, membro del Comitato di indirizzo scientifico dell’Anci ed autore di numerose pubblicazioni

PALERMO. Si è conclusa con un'assemblea dei lavoratori e dei sindacati alla presenza dell'assessore regionale alla Formazione Mariella Lo Bello e con una convocazione per domani alle 9 da parte dell'assessore regionale al lavoro Bruno Caruso, la giornata di mobilitazione dei lavoratori della formazione professionale per chiedere soluzioni alla loro vertenza. Lo dice una nota della Cgil. «Verbalmente - dicono Monica Genovese, della segreteria regionale Cgil e Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia- il governo si impegna sulle soluzioni, in pratica non si segna un passo in avanti. È chiaro che questa deve diventare una vertenza nazionale - aggiungono- per mettere in campo tutti gli ammortizzatori sociali possibili per fare fronte. Ma è anche chiaro che la Regione deve spingere sull'acceleratore ad esempio del Piano giovani e dell'utilizzo del personale nei servizi per l'impiego. Fatto è che la situazione è diventata insostenibile». Stamattina i sindacati  hanno occupato l'assessorato regionale alla Famiglia di via Trinacria a Palermo. La decisione è arrivata al termine di una mattina di proteste. Cgil, Cisl e Uil hanno prima portato in strada oltre un centinaio di lavoratori esasperato dalla mancanza di stipendio e dalla minaccia che il nuovo piano regionale possa provocare licenziamenti. I rappresentanti di categoria sono poi andati in assessorato dove speravano di aver un incontro con l'assessore al Lavoro e alla Famiglia, Bruno Caruso. Con il quale speravano di poter avviare la trattativa per garantire la cassa integrazione a quanto in questa fase hanno perso il lavoro. "Ma Caruso - riferisce la Uil - non era in sede e non è stato possibile incontrare nessun altro dirigente. A quel punto è stata presa la decisione di occupare l'assessorato".

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