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Bambino rapito dai rom a Torino, il papà confessa: "Ho inventato tutto io"

Alex Giarrizzo, 31 anni di Borgaro Torinese, aveva denunciato ai carabinieri un finto rapimento del figlio di tre anni da parte di uno zingaro. In serata la confessione

TORINO. Alla fine si trattava solo di una finzione. Si è conclusa con una confessione la vicenda di ieri accaduta a Borgaro Torinese, dove un padre aveva denunciato il rapimento e sequestro del proprio figlio, di appena tre anni, da un gruppo di rom.

Alex Giarrizzo, 31 anni, questo il nome del papà di Borgaro, era persino sceso nei particolari, raccontando che per difendere il figlio, aveva persino inseguito i rapitori e li aveva presi a pugni.

Il caso ieri è naturalmente finito su tutti i giornali. Come scrive La Stampa, probabilmente "consigliato da qualcuno", Giarrizzo aveva suggerito che a rapire il figlio fosse stato di certo "uno zingaro, ne sono sicuro".

Sempre ieri, l'uomo era persino finito in diretta tv ad una trasmissione e ripetendo quanto raccontato ai carabinieri, sosteneva: "Mi fa arrabbiare che ci sia qualcuno che pensi che mi sia inventato tutto. Meno male che me ne sono accorto in tempo, così inseguendo il rapinatore sono riuscito a riprendermi mio figlio. Gli ho sferrato due pugni. Una paura che non auguro a nessuno".

Gli inquirenti hanno impiegato poco tempo a capire che il racconto di Giarrizzo non era convincente, anche perché i video delle telecamere di sorveglianza della zona in cui era avvenuto il fatidico rapimento, in realtà, non riprendevano alcuna scena che potesse fare pensare a un sequestro del bimbo.

Così, dopo ore di interrogatorio, l'uomo nella tarda serata di ieri ha infine confessato: "E' vero - ha ammesso - mi sono inventato tutto".

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