
BARI. "Vorrei fare un appello. Ci sono dei rappresentanti delle Istituzioni che sono certamente coinvolti in questo caso. Quindi, chi sa parli. Che si abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, perché lo Stato non può sopportare una violenza impunita di questo tipo". Lo ha detto a Bari il presidente del Senato, Piero Grasso, parlando di Cucchi. "Intanto - ha aggiunto Grasso - è doverosa e giusta la solidarietà alla famiglia della vittima di violenza. Devo dire che la violenza non può far parte della dignità di uno Stato civile, soprattutto quando viene da rappresentanti delle istituzioni". E ancora: "Noi speriamo di continuare a cercare la verità nonostante ci siano state delle sentenze che non hanno saputo o potuto trovarla. Pensiamo che bisogna continuare su questa strada dando la massima solidarietà ai famigliari delle vittime".
Intanto, la Procura Generale di Roma "valuterà la sussistenza di motivi" per ricorrere in Cassazione "dopo aver letto le motivazioni" della sentenza. Lo ha detto all'ANSA il procuratore generale della Capitale, Luigi Ciampoli. "La Procura Generale di Roma - ha detto Ciampoli - esaminerà, con la lettura delle sentenza, la motivazione che darà la Corte d'assise di appello alla decisione di non accogliere le richieste di condanna degli imputati, fatte con ampia e argomentata requisitoria dal Pg di udienza, valutandone la congruità, la coerenza e la legittimità". "Valuterà, di conseguenza - ha aggiunto Ciampoli - la sussistenza di motivi di ricorso in Cassazione, dove - ha sottolineato - già pende altro ricorso, sempre presentato dalla Procura Generale di Roma, contro un'altra sentenza relativa alla presunta responsabilità del personale medico del carcere di Regina Coeli che diede assistenza a Cucchi prima del trasferimento all'ospedale Pertini", dove il giovane morì.
3 Commenti
antonio
04/11/2014 19:22
Non ho parole.Siano alla fine del mondo.Non esiste più etica,morale,giustizia,umanità e rispetto verso gli altri.La speranza è l'ultima a morire.Ho fiducia in un mondo migliore,ho fiducia nei nostri figli e nipoti,sicuramente cambieranno questo mondo di m.......
Libero dal 43
05/11/2014 01:41
Ma com'è possibile! Una persona viene arrestata dallo stato in buone condizioni. e dopo una serie di percorsi viene restituito ai genitori morto e pestato a sangue. Certamente con grandi responsabilità di quelli che l'hanno pestato a sangue e dei medici che non l'hanno curato. E' mai possibile che i magistrati romani non hanno trovato in questa filiera una persona da condannare per omissione d'atti d'ufficio. Questa non la posso proprio digerire. E' intervenuto Grasso. Che intervenga Napolitano promuovendo una indagine amministrativa e la faccia pagare cara ai responsabili.
Libero dal 43
05/11/2014 01:45
Legittime le lamentele ad alta voce dei familiari. Indecente il comportamento di quel sindacato (ce ne sono altri che rispettosamente sono stati zitti) hanno querelato la sorella