
ROMA. "Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. E' la frase di un tweet di Sabina Guzzanti sulla decisione di non fare assistere al processo sulla trattativa Stato-mafia i due boss di Cosa nostra durante la deposizione del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Frase che ha creato molte polemiche e che ora la stessa Sabina Guzzanti vuole chiarire:
«Io ho detto una cosa molto precisa, che Riina e Bagarella hanno il diritto di assistere al loro processo perchè è la legge che lo dice, ma è ovvio che la parola solidarietà accanto ai loro nomi è una provocazione». Lo dice, in un'intervista a Il Fatto Quotidiano, Sabina Guzzanti che aggiunge: «Le reazioni dimostrano il conformismo e l'ipocrisia di tanti italiani perché di fronte a una provocazione di questo tipo tutti sentono di potersi indignare».
LA VICENDA. "Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi". Sabina Guzzanti, regista de #Latrattativa, commenta su Twitter la decisione della Corte di Assise di Palermo di vietare agli imputati Toto' Riina, Leoluca Bagarella e Nicola Mancino di assistere alla deposizione del Capo dello Stato, nell'ambito del processo sulla trattativa Stato-Mafia, fissata al Quirinale per il 28 ottobre.
"Il tweet di Sabina Guzzanti sulla solidarietà a Riina e Bagarella è inqualificabile. Due boss privati di un diritto? Così si offende la memoria delle vittime di mafia, la democrazia, il senso dello Stato e quello delle istituzioni". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Marietta Tidei. "Davvero un'uscita di cattivo gusto che deve essere condannata con fermezza e senza tentennamenti", aggiunge. "Guzzanti vuole legittimare due personaggi che hanno seminato morte e terrore nel nostro Paese e questo atteggiamento non può essere contemplato nell'esercizio della libertà di espressione", conclude Tidei.
"Sabina Guzzanti si è bevuta il cervello oltre che qualcosa di molto forte: negato un diritto a Riina e Bagarella? Per convincere qualcuno ad andare a vedere 'La trattativa' ci si inventa di tutto, si arriva persino a legittimare due boss. La paladina della libertà di espressione stavolta l'ha fatta grossa. Vergogna!". Lo afferma Daniela Santanchè (Fi
"Bisogna rispettare tutte le opinioni e certo, nelle vicende di mafia, la ricerca della verità è sempre una virtù. Ma le espressioni di solidarietà a criminali mafiosi e l'indiretta accusa di tradimento rivolta al vertice delle istituzioni democratiche del nostro Paese da parte di Sabina Guzzanti vanno molto al di là del buon senso e della ragionevolezza". Lo dichiara in una nota il presidente del gruppo parlamentare 'Per l'Italia' alla Camera, Lorenzo Dellai.
«Ordinanza assurda, la gente ora solidarizzerà con gli imputati». Luca Cianferoni, avvocato di Totò Riina, commenta così con Radio 24 la decisione della Corte d'Assise di Palermo di escludere gli imputati dall'audizione del capo dello Stato, nel processo sulla trattativa Stato-Mafia.
«L'apparato ha modi suoi, che sfuggono al senso comune. Ha ragione Sabina Guzzanti, la gente ora capisce che questi sono ancora più particolari», aggiunge il difensore, secondo cui all'origine di questa decisione c'è il fatto che il «Paese è imbarazzato da questo processo e non maturo per sapere la verità, per cui- dice - si fanno udienze a metà, perchè si ha paura di sbagliare, visto che è coinvolto il capo dello Stato». Per Cianferoni, il dibattimento sulla trattativa «sta rivelando i problemi della giustizia. È illogico - spiega - che la parte, che si chiami Riina o Rossi, non possa assistere ad udienze del suo processo».
Persone:
11 Commenti
Daniele
09/10/2014 17:45
Per favore non aggreditela e abbiate compassione di questa donna: da quando non c'è più Berlusconi non sa più cosa fare per poter continuare a lavorare, l'unico modo che ha per avere ancora un minimo di visibilità è "sparare" fesserie.
enza
10/10/2014 08:53
condivido perfettamente con questo sig. Daniele
Vincenzo42
09/10/2014 18:44
Gent.le signora Guzzanti, è probabile che lei non conosca le malefatte di quei "signori" a cui da solidarietà.Lei dice che sono stati lesi nei loro diritti,io rispondo che dovrebbero essere contenti di potere ancora respirare ossigeno ,quello che loro hanno tolto a centinaia di persone e che si trovano a qualche metro sottoterra (quelli che sono stati trovati).Io ammiro la sua arte e continuerò a vedere i suoi spettacoli quando possibile,ma stia attenta dove mette i piedi quando cammina se a terra c'è una buccia di banana,perchè lei è scivolata e anche malamente.Cordiali saluti
Antonino
09/10/2014 19:11
Non entrando nello specifico dei trascorsi delittuosi di Bagarella e Riina tuttavia pur vero è che diritto dell'imputato è assistere a dibattimento e alle dichiarazioni spontanee e richieste di chi interviene al processo, viceversa il processo è inficiato e può venire impugnato dal più giovane avvocato penalista italiano fresco di laurea !!!Non è un grande esempio di correttezza costituzionale quello che si sta prospettando,Guzzanti o no !!!
Caro Sig. Antonino
10/10/2014 15:07
Caro Sig. Antonino, l'art. 205 c.p.p. prevede che la testimonianza del Presidente della Repubblica sia assunta presso la sede in cui egli esercita le proprie funzioni, vale a dire presso il suo domicilio, e l'art. 502 c.p.p. stabilisce che l'esame del testimone presso il suo domicilio si svolge in assenza del pubblico e degli imputati, salvo espressa autorizzazione del giudice. Le norme sono abbastanza chiare. Faccia un po' lei.
Antonino Pipitò
10/10/2014 18:32
oh, si si... dimenticavo che la nostra è una Repubblica Monarchica.
Fabrizio
09/10/2014 20:25
Sabina Guzzanti ha perfettamente ragione,gli uomini dello stato che hanno condotto la trattativa sono peggio dei mafiosi .In quanto gli uomini dello stato hanno giurato di non tradire lo stato. I Riina e i Bagarella fanno paura ai poteri forti perchè potrebbero dire la verità sui loro rapporti con lo stato.Il film la trattativa è un film che andrebbe proiettato in tutte le scuole d'italia per svegliare le coscienze di tutti. Fabrizio Savagnone
Luigi
10/10/2014 16:33
I Riina e Bagarella sono stati esclusi non per paura ma per interpretazioni procedurali trattandosi dell'audizione del presidente della repubblica e non per paura. Se avessero qualcosa da dire e volessero "cantare" lo possono fare ogni momento non necessariamente in quella sede
Marcello
09/10/2014 21:01
Pur convenendo che non sono proprio dei "santi uomini",è fuor di dubbio che l'argomento in oggetto è la presunta trattativa stato-mafia e quindi,anche se può far storcere il naso,bisogna ammettere che,essendo costoro i capi della mafia,avevano tutto il diritto di partecipare ed essere ascoltati!
Luigi
10/10/2014 01:59
Tutti senza conoscere il quadro esatto della situazione si atteggiano a grande giuristi e danno il loro parere in una maniera o nell'altra. Avendo fiducia nella magistratura io condivido la scelta fatta. Premesso quanto sopra la Guzzanti avrebbe fatto bene a godersi il consenso del suo film anche perchè questa "sparata" non farà certamente aumentare la scarsa affluenza al suo bel film.
Antonino
10/10/2014 09:19
come fa la Signoria Vostra a sapere se chi commenta è un giurista e se è grande o meno ? chi commenta è responsabile di ciò che scrive e non di quello che Lei recepisce e i cittadini siamo tutti uguali di fronte la Legge, a maggior ragione il ''primo cittadino''.Poi in un Paese in cui la Magistratura con tre livelli di giudizio fa e sfa a suo piacimento mi fa piacere che Lei abbia tutta questa fiducia.Buon proseguimento.
Luigi
10/10/2014 16:24
Antonino. Le mie valutazioni erano dirette soprattutto alla Guzzanti che per avere fatto il film sulla trattativa, e che io ero intenzionato ad andare a vedere, nonostante pare il flop di pubblico, per apprezzare il suo lavoro impegnativo, ha la pretesa di dare la sua solidarietà a due delinquenti ergastolani che hanno contribuito con i politici e poteri deviati pare affossato la Sicilia certamente. Il film non andrò a vederlo perchè se ragiona così sarei certamente deluso. Io e te, indipendentemente dalle nostre competenze e conoscenze pregresse possiamo dare tutti i pareri di questo mondo su ogni cosa. Lei no!
franco pizzuto
10/10/2014 06:40
La pseudocomica Guzzanti solidarizza con i mafiosi . Che commento provoca. SDEGNO e RIPROVAZIONE
enza
10/10/2014 08:44
la signora sa come avviene un'udienza in tribunale sicuramente no, il presidente sarebbe in balia di questi ergastolani ke non hanno più nulla da perdere, per loro sarebbe solo avere la possibilità di infangare solo le istituzioni.le chiedo solo di assistere ad una udienza con questi tipi e poi ne parliamo
whippy
10/10/2014 11:03
Signora le istituzioni ci pensano da sole a coprirsi di fango, il fatto che ci sia stata una trattativa stato-mafia ne è la prova. Non so se sono solo i mafiosi a non avere più nulla da perdere.
Antonino
10/10/2014 12:13
In balia di una video conferenza???
Antonio
10/10/2014 11:40
Il Capo dello Stato, per la Sua posizione istituzionale, dovrebbe rilasciare - e solo volontariamente - una deposizione alla Corte : per me è sbagliata la convocazione al dibattimento (e il CSM dovrebbe occuparsene). Se c'è udienza tutti devono essere in grado di partecipare nel rispetto anche del diritto dell'abominevole Caino, per quanto diritto pretestuoso !. Nella "trattativa" di Guzzanti i fatti e le citazioni sono corrette, il montaggio segue un filo logico con delle interpretazioni di parte per me discutibili da approfondire/dimostrare. Nel film i secondini dentro il carcere sono armati, è un grave errore altro che 1761 (mi pare) controlli !
MIMMO INFANTOLINO
10/10/2014 12:02
Sono sconcertato da quanto detto dalla Guzzanti. Mi sembra si sia inbevuto il cervello, credo proprio che non assistero' piu ' ai suoi spettacoli in TV e in teatro. Spero che la mia iniziativa venga seguita da altri cittadini.Grazie aspetto i vostri commenti!
Antonino
10/10/2014 12:16
Evidentemente lei non sa che è un ben preciso diritto dell'imputato presiedere a tutte le sedute di un processo e che la dizione ''a porte chiuse'' riguarda gli spettatori curiosi e non ''i personaggi principali'', gentile signor Infantolino.
SAVERIO
10/10/2014 12:22
la colpa della signora Guzzanti è quella di non essere siciliana e di non aver compreso realmente la gravità del ruolo avuto da parassiti come Riina, Bagarella e Provenzano con il dolore arrecato alla nostra società. Essi non hanno alcun diritto di nulla.
whippy
10/10/2014 13:11
senza l'appoggio della politica quei parassiti avrebbero avuto un ruolo molto meno grave, in fondo sono dei buzzurri semianalfabeti per quanto sanguinari